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Il governo vara la "strategia Lgbt": dall'incentivo ad assumere transgender al congedo per genitori "same sex"

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Il governo guidato da Mario Draghi vara la "strategia nazionale lgbt". E' uno degli ultimi atti di questo esecutivo e porta la firma della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Il piano è stato presentato il 5 ottobre in Consiglio dei Ministri.

 

 

 

 

Bonetti fa sapere che" la strategia nazionale, in coerenza con la prima strategia europea per l’uguaglianza delle persone Lgbtiq 2020 - 2025, è stata elaborata attraverso un processo di condivisione e dialogo con le associazioni componenti del Tavolo di consultazione permanente per la promozione dei diritti e la tutela delle persone 
LGBT+, con le istituzioni a livello centrale, regionale e locale a vario titolo coinvolte e con tutti gli stakeholders, secondo un modello di governance multilivello". Sei le priorità: Lavoro e Welfare, Sicurezza,Salute, Educazione/Formazione/Sport, Cultura/Comunicazione/Media, Data base/Monitoraggio/Valutazione. "In Cdm ho comunicato il completamento e quindi l’adozione da oggi della strategia nazionale di contrasto alle discriminazioni contro le persone LGBT+ - spiega la ministra in un tweet - Poca ideologia, tanta concretezza a garanzia dei diritti e delle pari opportunità".

Tra le novità, viene introdotto il congedo parentale per i genitori "same sex", incentivi alle aziende che assumono transgender, e il doppio libretto universitario sempre per le persone transgender. Vengono introdotte anche misure di contrasto agli effetti negativi dei cossiddetti "trattamenti di conversione" per i minori Lgbt.

 

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