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L'aria che tira, scintille tra Mollicone e Telese: Peppa Pig? Quante sono davvero le famiglie arcobaleno

Viene accolto con la sigla di Peppa Pig tra l'ilarità generale, Federico Mollicone, responsabile cultura di Fratelli d'Italia ospite di Myrta Merlino nella puntata di lunedì 12 settembre de L'aria che tira, su La7. Il caso è noto, il candidato alla Camera alle elezioni politiche del 25 settembre ha accolto l'appello di una associazione e ha chiesto alla Rai di non acquistare l'episodio del cartone britannico dedicato ai bambini in età prescolare che conteneva un personaggio con due mamme. 

 

  

Il caso Peppa Pig è esploso in campagna elettorale e Mollicone è chiamato a spiegare il perché della sua decisione. La conduttrice afferma che è pieno di bambini con genitori dello stesso sesso ed è inutile negare la realtà della società. "Ma cosa frega a un bambino se il compagno ha due mamme?". L'esponente di FdI innanzitutto ricorda che le emergenze sono quelle del caro bollette e della crisi delle aziende, e che non si aspettava che la richiesta suscitasse questo polverone. Mollicone difende la sua scelta perché "c'è una cultura gender che vuole passare senza filtri all'interno di contenitori e mezzi di comunicazioni di massa dedicati a bambini che non hanno filtri e categorie per capire questo condizionamento. Lo dicono molti psicologi". "Ma il bello dei bambini è che non hanno filtri" ribatte Merlino ma il botta e risposta si accende con Luca Telese. Il giornalista afferma: "O siete ideologici o non vedete la realtà. Conosco decine di coppie dello stesso sesso con figli felici...". 

 

Mollicone ribatte nel merito, in Italia "sono 500" le famiglie arcobaleno, "ne parlate come se fossero la maggioranza.  La forza del politicamente corretto, sono dati ufficiali". Il giornalista sostiene che è una "ca**ata" pensare che se un bambino vede Peppa Pig con una coppia omosessuale diventa omosessuale a sua volta. "Non è un complotto della lobby gender", dice Telese, ma Mollicone non ci sta a porre il problema su questo piano: "Il 52 per cento degli italiani è contrario alle adozioni gay. Una minoranza vuole imporre la cultura gender mandando ai bambini messaggi contraddittori sul genere, sostituendosi alla famiglia".