lo sfogo

Elezioni 2022, l'ira di Berlusconi sul Pd: "L'inganno della sinistra su Mattarella"

È amareggiato e profondamente indignato. Dopo la bufera sollevata dagli avversari della sinistra sulle sue parole riguardo al presidenzialismo, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, si sfoga in un lungo post su Facebook. "Sono amareggiato, e per una volta permettetemi di dire anche profondamente indignato, per la mistificazione in atto da parte della sinistra delle mie parole sul Presidente Mattarella" scrive Berlusconi. Le elezioni del 25 settembre si avvicinano e il centrodestra, in vantaggio per tutti i sondaggi, deve fare attenzione a non fare scivoloni in questa campagna elettorale 

 

  

 

Il Cavaliere ribadisce la sua stima per il Capo dello Stato e sferra il suo attacco al Pd precisando che le sue parole sono state strumentalizzate con l'obiettivo di falsificare la realtà. "Evidentemente - si legge su Facebook- al Partito democratico e al suo leader non rimangono altri mezzi che quello di falsificare la realtà. È palesemente assurdo imputarmi un atteggiamento ostile verso il presidente Mattarella, al quale ho sempre manifestato, in pubblico e in privato, rispetto istituzionale e stima personale. Basta ascoltare la registrazione della trasmissione di Radio Capital per smontare l'inganno della sinistra. Io mi sono limitato a rispondere a una domanda con una considerazione ovvia: il Capo dello Stato - e con lui anche il governo e probabilmente lo stesso Parlamento - di fronte ad un profondo cambiamento costituzionale deciso dal Parlamento, delle regole e degli assetti istituzionali, dovranno essere rinnovati in base al nuovo dettato costituzionale. I tempi e i modi nei quali questo dovrà avvenire saranno ovviamente regolati da norme transitorie. Il presidente Mattarella naturalmente sarà il garante autorevole di un'ordinata transizione".

 



 

"Tanto lontane erano le mie parole da qualunque significato ostile nei suoi confronti, che ho espresso l'auspicio che sia lo stesso Mattarella a succedere a sé stesso, con le nuove regole, ben sapendo quanto la sua figura sia stimata ed apprezzata dagli italiani", precisa il leader azzurro.  "Questa è la realtà. Autorevoli costituzionalisti di sinistra, come Michele Anais, hanno dato atto della ovvietà e della correttezza delle mie affermazioni. Proprio per questo sono amareggiato e indignato" prosegue. Poi l'affondo finale al leader del Pd: "Enrico Letta ha il coraggio di criticare me, falsificando le mie dichiarazioni, dopo essersi appena alleato con chi invece, come Luigi Di Maio, aveva addirittura chiesto l'impeachment, la messa in stato d'accusa di Mattarella per attentato alla Costituzione. Il
tentativo del Pd è quello di trasformare la campagna elettorale in uno scontro polemico, probabilmente per coprire la loro povertà di contenuti e le loro profonde divisioni. Ma questo fa male all'Italia. In una vera democrazia, livore e menzogne non hanno nulla a che fare con il confronto delle idee e dei programmi. Ma non si illudano, i signori della sinistra: gli italiani non si fanno più ingannare" conclude il presidente di Forza Italia.