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Sondaggi, Lorenzo Pregliasco ridimensiona Calenda: quanto vale. Pd verso la sconfitta più dolorosa

Una cosa sono le manovre dei politici, un'altra i numeri. E quelli contenuti nei sondaggi elettorali dopo lo strappo di Carlo Calenda con il Pd non danno grandi speranze al partito di Enrico di Enrico Letta. Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend, sottolinea come l'unica mossa possibile per i  dem, ora, sia un accordo con il Movimento 5 Stelle che appare però quasi impossibile. Letta potrebbe andare incontro "a una sconfitta «più dolorosa di quella che Matteo Renzi conobbe nel 2018»" spiega il sondaggista a Repubblica.

 

  

Insomma, il piccolo centrosinistra con tutti dentro tranne i grillini è collassato e per il Pd "c'è una sola strada per sparigliare le carte", afferma Pregliasco, ossia quella che porta a Conte. Letta ha anche un altro problema: "Il Pd rischia di trasferire all'elettorato la sensazione che la partita sia persa in partenza. E andrà incontro a una sconfitta dolorosa e netta". E i voti dei giovani - al Senato per la prima volta potranno votare tutti i maggiori di 18 anni - non cambieranno il risultato, dato che premieranno anche "sinistra radicale, +Europa e Fratelli d'Italia".

 

Pregliasco poi dedica un approfondimento su Carlo Calenda. Il leader di Azione è "meno popolare di quanto si pensi". Alcuni parlano di un 7 per cento che potrebbe diventare il 10, ma il sondaggista è meno ottimista: "Nelle nostre prime stime dopo la rottura è intorno al 3%. Un livello che si spingeva al 5% grazie all'intesa con +Europa, ora saltata". "I nostri sondaggi dicono che sta diventando una figura molto polarizzante, quasi quanto Renzi",spiega l'esperto di comunicazione politica, ma i giudizi positivi sul  leader di Azione "sono relativamente pochi mentre il 60% degli elettori esprime "una sostanziale 'non fiducia' su Calenda" ritenuto una "figura poco solida, umorale, che cambia posizione seguendo l'onda del momento".