spaccatura

Il discorso di Draghi non convince il M5S. Ettore Licheri e i dubbi sul premier “garante di maggioranza”

È la giornata decisiva per il destino del governo ed in casa grillina è il solo senatore Ettore Licheri a intervenire in discussione generale a palazzo Madama sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, mentre sono saltati gli altri interventi. Per il Movimento risultavano infatti iscritti a parlare anche Vito Crimi e Susy Matrisciano ma hanno rinunciato ad intervenire. La capogruppo Mariolina Castellone parlerà invece in dichiarazione di voto. “Lei sarà veramente capace di essere garante di questa maggioranza di unità nazionale sentendo le parole di capogruppo di Lega e Fi. Come possiamo mettere insieme un governo di unità nazionale che deve affrontare delle sfide terribili” l’esordio del senatore pentastellato.

 

  

 

“Presidente, ero capogruppo durante la prima fiducia al suo governo e le dissi di non considerare la nostra fiducia incondizionata. Non troverete mai un cinque stelle che faccia cadere un governo per convenienza elettorale. Siamo - continua il senatore Licheri - fatti così, abbiamo sempre mantenuto una linea di assoluta responsabilità, abbiamo sempre mantenuto una posizione lineare. Ma noi non diamo al fiducia in bianco. Inps e Istat ci offrono un quadro di un paese che è sull’orlo del baratro non possiamo non chiederle un cambio di passo”.

 

 

“Siamo sotto attacco non da stamattina. Quello che è stato detto stamattina non è nulla rispetto a quello che abbiamo dovuto subire perché siamo l’unica forza politica che si sta interrogando seriamente su questa crisi. Siamo l’unica forza politica che sta incalzando questo governo, ma non chiediamo poltrone come ha fatto Romeo della Lega. Non chiediamo rimpasti, ma solo di poter dare risposte ai nostri cittadini. Offra dignità al documento che le abbiamo dato, quella è la politica con la P maiuscola. Lì non ci sono bandierine ma temi sociali” ha concluso Licheri rivolgendosi al premier Draghi, ricordando il documento presentato da Giuseppe Conte al capo di governo negli scorsi giorni.