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Silvio Berlusconi detta la linea: "Avanti con Mario Draghi, anche senza il M5S”. Ma serve un chiarimento

Christian Campigli
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Da paladino del liberalismo più sfrontato a uomo di Stato il passo è lungo quasi trent’anni. Silvio Berlusconi è ormai accreditato, anche alle opposizioni, come uno dei più ludici leader politici italiani. Capace di analizzare, in tempo reale, la situazione e presentare proposte concrete. Anche a sinistra, a microfoni spenti, questo assunto viene ormai dato per scontato. Salvo poi negarlo di fronte al proprio elettorato e combattere la candidatura del Cavaliere al Quirinale, quasi fosse la battaglia della vita. Oggi il leader di Forza Italia è tornato a chiedere chiarezza sul governo Draghi. E lo ha fatto attraverso la propria pagina Facebook. “Ho chiesto un chiarimento che non è più differibile. Se i Cinque Stelle sono ancora nel perimetro della maggioranza, si comportino di conseguenza. Se non lo sono più, lo dicano chiaramente. Per quanto ci riguarda, posso solo dire che i numeri consentono di governare in ogni caso. Non è possibile che un governo vada avanti se ogni giorno una delle maggiori forze politiche che dovrebbero sostenerlo, si dissocia”.

 

 

Concetti chiari, netti, inequivocabili. Il Cavaliere gioca una doppia partita: da un lato chiede, espressamente e per la seconda volta in meno di quarantotto ore, una verifica di maggioranza. Formale, non solo portata avanti attraverso colloqui personali. Ma, al tempo stesso, invita Mario Draghi ad andare avanti. Una posizione che l’ex presidente del Milan condivide con Matteo Renzi. Il nativo di Rignano, da sempre fortemente critico nei confronti di Giuseppe Conte, ha sottolineato come sia indispensabile andare avanti sotto la guida dell’ex presidente della Banca Centrale Europea. Sia per la guerra in Ucraina, che appare ben lontana dalla sua conclusione, che per la folle galoppata dell’inflazione e del costo dei carburanti. Senza dimenticare la gestione dei miliardi del Pnrr. Una visione del Paese sulla quale, ma non è una certo una novità, Berlusconi e Renzi hanno comunanza di idee e di prospettive.

 

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