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"Siamo pronti per la vetta", tripudio per Giorgia Meloni alla conferenza programmatica di FdI a Milano

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«L’unica ragione per cui vogliamo arrivare in vetta è che da lì sapremo guardare più lontano». Si è concluso con queste parole, tra un lungo scroscio di applausi, il discorso di Giorgia Meloni sul palco del Mico, a Milano, dove è in corso la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia. La relazione di Meloni, intervallata da numerosi applausi, è durato un’ora e dieci minuti, nel corso della quale la leader di Fdi non si è mai interrotta. 

«Noi volevamo ridare una casa alla destra, costruire il grande partito dei conservatori italiani. Non crediamo alla favoletta che per renderti presentabile devi andare a braccetto con la sinistra. E con orgoglio possiamo dire che con pazienza, sacrifici, coerenza, ci siamo riusciti. Per questo continueremo a salire. Ma più saliremo e più la nostra responsabilità sarà tenere i piedi ben piantati in terra. Nell’altitudine l’ossigeno è rarefatto, può darti alla testa e farti smarrire. Ma per noi non sarà così. La nostra preparazione è stata lunga, meditata, sofferta. E allora più saliremo più porteremo dietro quello da cui proveniamo. E sia chiaro: l’unica ragione per cui vogliamo arrivare in vetta è perché da lì possiamo guardare più lontano», ha detto la leader di Fratelli d’Italia. 

Il messaggio è chiaro: «Siamo stati gli unici ad organizzare una Conferenza programmatica mentre tutto cambia. Ci faremo trovare pronti» per «governare la Nazione. Ci faremo trovare pronti con le idee giuste e le persone giuste... Questo è il messaggio che vogliamo dare oggi». 

La Meloni ha criticato con forza molte delle scelte del governo.  «In Italia il covid è stato sfruttato per imporre un modello cinese. Il diritto di lavorare viene garantito solo con un lasciapassare del governo. È un provvedimento pesante e mi stupisce che la sinistra non se ne accorga» ha detto a Milano. «Assistiamo a una deriva sinistramente illiberale. Diritti che davamo acquisiti non lo sono più: il diritto di voto viene costantemente mortificato, la libertà d’opinione viene bollata come fake news dagli oligarchi della Silicon Valley che con i loro algoritmi censurano i rappresentanti del popolo. Il diritto della proprietà privata viene messo in discussione dalla UE e il diritto alla privacy è un ricordo. E con il Covid l’esperimento sociale ha fatto un salto di qualità. Il diritto di andare a lavorare per dare da mangiare ai propri figli viene garantito solo con un lasciapassare del governo. È un provvedimento pesante e infatti nessun’altra nazione del mondo ha risolto il problema così. E poi i banchi a rotelle e la negazione del diritto allo sport se non hanno il vaccino». 

Nel discorso un lungo approfondimento sul ruolo centrale della «donna e madre» che Fratelli d’Italia si impegna a difendere dagli attacchi «infami» della teoria gender e della pratica dell’utero in affitto. «Crediamo che questo sia il tempo delle donne», scandisce Giorgia Meloni, e il discorso appare inevitabilmente un ’lancio' alla sua corsa per la premiership verso le Politiche del 2023. 

«Una grande nazione ha bisogno di una classe politica degna. Una politica che liscia e basta, che non dice la verità, che non ha una visione, non è buona politica. La politica che reclama doversi senza diritti non è buona politica. La politica che è disposta a cambiare, bandiere, governi e maggioranze per salvare se stessa non è buona politica», ha affermato tra gli applausi Giorgia Meloni. «Noi non siamo di questa pasta. Noi abbiamo scelto anni fa di rinunciare alle rendite di posizione e respingere le sirene del potere per rincorrere un sogno: creare una destra italiana, dare orgoglio e diritti di cittadinanza a coloro che non credevano alla favoletta che per rappresentare il potere bisogna andare a braccetto con la sinistra. Con orgoglio e coerenza possiamo dire di esserci riusciti. E si sappia che l’unico motivo per cui vogliamo arrivare in vetta è perché da lì possiamo guardare più lontano». 

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