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Risoluzione di maggioranza, i partiti stravolgono il Def e chiedono altro debito

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Gianni Di Capua
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Un nuovo scostamento di bilancio è possibile. A prevederlo è la risoluzione della maggioranza che verrà presentata oggi nell’ambito della votazione del Def alla Camera e al Senato. All’inizio della riunione di maggioranza il Mef ha trasmesso un nuovo testo con la sintesi delle istanze di tutti i gruppi, sul quale è stato raggiunto un accordo. La nuova call per chiudere è prevista stamattina per le 9.30.

«Qualora si verifichi un peggioramento dello scenario economico e le risorse disponibili non fossero sufficienti a garantire misure per la promozione di una crescita economica più elevata e sostenibile, nonché il sostegno di famiglie e imprese, al fine di far fronte al perdurare degli effetti negativi delle misure di contenimento Covid-19, nonché alle conseguenze derivanti dalla crisi ucraina e dalla emergenza energetica, sul quadro macroeconomico del sistema Paese» la maggioranza impegna il Governo a muoversi per un nuovo scostamento di bilancio. È questo uno dei 25 «impegni» nella bozza di risoluzione di maggioranza. Tra la altre cose, i partiti che sostengono il governo chiedono di «proseguire nelle politiche strutturali già avviate nei settori strategici della transizione ecologica e digitale, della razionalizzazione ed equità del sistema fiscale, della competitività del sistema economico, della sanità e del welfare».

Un passaggio è dedicato al fisco. Sulla riforma fiscale, si chiede a Palazzo Chigi di tener conto «della necessità di una riforma volta alla semplificazione del sistema e alla riduzione complessiva della pressione fiscale». Avanti, poi, nella definizione di «un nuovo piano per la rateizzazione della riscossione dei tributi relativi alle cartelle di pagamento già emesse che, consentendo ai contribuenti una consistente dilazione del pagamento per le somme ancora dovute». E, in materia di superbonus, si chiede di «prorogare il termine per le abitazioni unifamiliari, a specificare che la percentuale del 30% dell’intervento complessivo sia riferita al complesso dei lavori, a valutare la possibilità che la cessione possa essere frazionata per importo e annualità, nonché operata da soggetti diversi da banche, istituti finanziari e assicurazioni, non solo ad esaurimento del numero delle possibili cessioni attualmente previste, ma anche prima».

Sul fronte lavoro, la maggioranza invita il Governo «a potenziare il sistema degli ammortizzatori sociali». Tre gli «impegni» dedicati al dossier energia. La maggioranza chiede al Governo di «continuare ad operare per una risposta più ampia e strutturale alla crisi energetica, sia con azioni a livello nazionale che con l’attiva partecipazione alla formulazione delle politiche europee». Inoltre, si chiede all’esecutivo «sul piano nazionale, di adottare con celerità interventi per la diversificazione degli approvvigionamenti energetici e il conseguimento di una maggiore autonomia energetica nazionale, nel rispetto del quadro definito dal Green New Deal europeo» e infine di «proseguire nell’azione di contrasto del cosiddetto caro-energia». I partiti chiedono infine al Governo di «promuovere, in ragione dell’attuale periodo di emergenza Covid-19 e di crisi energetica e internazionale, una revisione sostanziale del Patto di Stabilità e Crescita».

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