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Il governo non c'è più. Enrico Letta accusa il centrodestra: situazione ingestibile, avvelenano i pozzi

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“Il governo non c’è più”. A dirlo in un’intervista al Corriere della Sera è Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, ed infuriato per quanto successo sulla riforma del catasto. “Sul catasto - dice l’ex presidente del Consiglio - è stata fatta una operazione di disinformazione insostenibile e insopportabile, è stata costruita una narrazione su una patrimoniale che non c’è e non ci sarà ed è stata messa una zeppa dentro la maggioranza e contro il lavoro del governo. È un fatto gravissimo. Se la destra di governo continua ad avvelenare i pozzi si crea una situazione ingestibile”.

 

 

Lo sfogo continua e l’esecutivo di Mario Draghi è sempre più traballante: “Non si può andare avanti con questo metodo, se ognuno mina la fiducia tra alleati è finita, il governo non c’è più. È - sottolinea Letta - irresponsabile e inaccettabile una campagna di disinformazione che butta fango sul governo e gli alleati di governo”.

 

 

Il segretario dem passa poi alla crisi in Ucraina: “Dobbiamo fare lo sforzo più unitario possibile per portare a un tavolo negoziale Putin. E questo non può che avvenire con l’inclusione di soggetti terzi, che non siano né l’Europa, né gli Usa, né la Russia stessa. Cina, India e Turchia, i grandi Paesi che hanno un rapporto con l’Occidente, ma hanno anche mantenuto un rapporto con Putin. L’Europa e l’Italia non sono in guerra con la Russia e l’escalation non è il nostro obiettivo. Ritengo fondamentale adottare tutte le iniziative possibili perché, in tempi rapidi e con la massima determinazione, si arrivi a una de-escalation che consenta di salvare più vite umane possibili. Le sanzioni decise - conclude Letta - sono veramente devastanti, non dobbiamo ogni giorno fare il rilancio".

 

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