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Per Selvaggia Lucarelli Matteo Salvini e Silvio Berlusconi non devono mangiare la pizza. C'è la guerra...

Hoara Borselli
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“Gli amici di Putin, nello specifico quello che ambiva a diventare presidente della Repubblica e quello che 24 ore fa pregava davanti all’ambasciata ucraina, ieri sera erano a empatizzare ad una festa privata nel nuovo locale milanese di Briatore. #salvini #berlusconi”. Questo tweet postato in rete da Selvaggia Lucarelli sta scuotendo il popolo del web, in un botta e risposta a suon di cinguettii, rispetto ad un tema fortemente divisivo e provocatorio, tipico della penna della giornalista. Terreno di polemica è la morale rispetto all’imperdonabile serata mondana che il Leader leghista e il Cavaliere, si sono concessi ieri sera nella famosissima pizzeria a Milano “Crazy pizza”, inaugurato a Brera.

 

 

Io ritengo che oggi ci sia una sinistra che in mancanza di idee, di valori, di progetti, si rifugia nel moralismo e condanna il peccato. Assomiglia molto più a Savonarola, il religioso e politico che predicava la penitenza come sola via di salvezza, che a Gramsci. Contrario ad ogni lusso, che riteneva fonte di depravazione. Una sinistra che ha sostituito Marx con la Shaaria. Non vive più di lotte di massa, di conflitto, di riforme, tantomeno di idee. Vive di proibizioni e di lotta al peccato. Le idee le considera attrezzi pericolosi. Una volta voleva smontare il capitalismo, ora il nemico è il privè di Briatore. Cerchiamo per un attimo di uscire dalla retorica dove gustare una pizza in compagnia diventa una colpa, concedendosi uno svago, e la mondanità delle sfilate milanesi viene assolta perché segnale di quella normalità cui avevamo fortemente bisogno. Stare chiusi a casa e non cenare in un locale significa empatizzare con la guerra? No! Importante è polemizzare contro Berlusconi e Salvini. Scusate se lo dico, tutto questo a me, sembra un po’ cinico e pretestuoso.

 

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