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Arrivano aumenti mai visti, dramma famiglie. E dal governo ancora parole

Francesco Storace
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Per ora, dal governo solo bla-bla. E non è affatto quello che ci si aspetterebbe davanti ad uno scenario economico terribile che si sta abbattendo sulle persone in carne ed ossa. L’allarme è ormai lanciato da diverse settimane, ma si è ancora fermi sulle indecisioni di Palazzo Chigi sulla strada da perseguire e sui soldi da recuperare.

Col caro bollette siamo di fronte ad una stangata mai vista, le famiglie sono piombate da aumenti enormi e persino nei mercati di Roma basta uno sguardo ai prezzi per capire che il costo della vita ha subito un’impennata anche per i generi alimentari. Ci si recava con serenità, ora c’è tanta preoccupazione per lo scontrino. Sembra quasi che non si possa fare la spesa con tranquillità, avvicinarsi ad un banco è rischioso per il portafogli di ciascuno.

È evidente che si sta superando ogni limite di sopportabilità e non si può più navigare a vista di fronte alle difficoltà di famiglie e imprese. C’è bisogno di una guida sicura da Palazzo Chigi: se manca il sostegno di chi detiene i cordoni della borsa, non c’è speranza per il popolo che lavoro e che paga davvero a fatica costi insopportabili, che veleggiano tra il 50 e il 100 per cento quando va bene.

L’atteggiamento osservato finora appare inerte, perché si perde tempo, pochi spiccioli ogni volta e non c’è traccia di un intervento potente, strutturale. Si dice solo “no” senza spiegare qual è l’alternativa. Intanto, famiglie, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori non ce la fanno a superare gli incredibili aumenti dell’energia. Non si trascurino le tensioni sociali che potrebbero innestarsi, al confronto quello che è accaduto con i no vax sarebbe il nulla. Quando devi negare di campare alla tua famiglia perché ci sono bollette salatissime da pagare, le reazioni rischiano di essere imprevedibili. 

E se sono vere le cifre diffuse ieri da Assoutenti c’è da impallidire: i ministri del governo Draghi non ci dovrebbero dormire la notte a pensare ad un carico di 38 miliardi che si sta abbattendo sulla famiglie italiane. Ognuna di esse dovrà sborsare la bellezza di 1480 euro l’anno. Strozzate. È qualcosa di cui stentiamo ad avere memoria nel passato, soldi prelevati dalle tasche dei cittadini all’improvviso e senza che i governi – incluso quello italiano – fossero capaci di frenare l’escalation.

L’aumento dei prezzi è vertiginoso come sottolinea ormai ogni report, anche se dai palazzi delle istituzioni si preferisce brindare al debito in calo – dello Stato, mica delle famiglie – al Pil in crescita chissà per chi. Stiamo meglio ma non si sa a chi si rivolgono. Lo dice il governo, lo afferma con singolarissima coincidenza persino Bankitalia.

Siamo alla nuova edizione della stangata ed è per questo che dal governo ci si attendono interventi immediati a tutela dei cittadini italiani.

L’incaponimento del governo contro lo scostamento di bilancio è difficilmente comprensibile perché ormai c’è necessità di decine di miliardi. Intervenendo anche sull’Iva. 

Da Palazzo Chigi si dovrebbe ascoltare la voce di tutti i partiti: la maggioranza che sostiene Draghi sollecita interventi concreti e anche l’opposizione. Per settimane sembrava urlare al vento solo la Lega, con Matteo Salvini che ogni giorno diffondeva via social le bollette che aumentavano, ma se ora tutti si uniscono alle preoccupazioni generali va benissimo. Purché non si perda altro tempo. 

Anche perché non c’è solo questo a preoccupare nel menu degli aumenti. Alle porte dell’Europa rischia di esplodere il conflitto russo ucraino, che ci potrebbe danneggiare ancora di più: pure qui Draghi deve indicare come intende affrontare il grande tema dell’indipendenza energetica nazionale. Aumentare la produzione, l’estrazione e l’importazione di gas è altresì un dovere non più rinviabile in nome dei soliti No ideologici.

Finora si è evitata accuratamente ogni discussione sui passi da compiere nel nome dell’indipendenza energetica nazionale. Chi rifiuta politiche del genere, ha l’alibi per dire che intanto ora c’è il problema e non si può perdere tempo a discutere del futuro. Ma non si potrà più eludere la questione e gli schieramenti sono tenuti a chiarire le loro intenzioni di fronte agli italiani. Che nel frattempo sono stati illusi a suon di miliardi in arrivo dall’Europa. Che loro non vedono e devono pure pagare. Una prospettiva davvero scarsamente gradita.

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