la rosa per il quirinale

Quirinale, nella rosa del centrodestra "nomi senza tessera di partito". L'indizio di Salvini che mette in crisi il Pd

Dribling in corso fra i partiti a ridosso dell’inizio della seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Mentre si susseguono gli incontri fra i leader (quello previsto fra Enrico Letta, Conte e Speranza è slittato a dopo le 17)  alle 16 è stata convocata una conferenza stampa congiunta di tutto centrodestra per la discovery dei nomi della rosa dei candidati), al Nazareno ha suscitato vari interrogativi l’indiscrezione sulla possibile convergenza su Franco Frattini che sarebbe scaturita dall’incontro fra Matteo Salvini e Giuseppe Conte.

 

  

Il fantasma della ricomposizione almeno sulla carta dell’alleanza fra Lega e 5 Stelle fa «cadere le braccia» a tutto il Pd, ha affermato un esponente del Nazareno. In attesa di annunci ufficiali o dell’esito del voto del secondo scrutinio in transatlantico abbondano i latinismi. Il più gettonato è «primum Quirinale, deinde governare» traslazione maccheronica riferita alla necessità di eleggere prima il nuovo inquilino del Colle e successivamente di mettere mano al Governo.

 

Alibi o meno, l’assetto dell’esecutivo è al primo posto fra le richieste avanzate da Matteo Salvin nell’ambito della girandola di incontri e dei contatti che il leader della Lega ha avuto e continua ad avere con tutti, da Draghi a Berlusconi a Letta a Conte. Garanzie di ministeri e di ruoli personali che riguardano il Ministero dell’Interno e probabilmente anche la vice presidenza del Consiglio. Una sorta di «restitutio in integrum», secondo un’altra formula latina che circola alla Camera, che consentirebbe a Salvini apporre l’etichetta della Lega al nuovo Governo post Draghi che nel frattempo dovrebbe assurgere alla candidatura al Quirinale. L’atmosfera è dunque di crescente attesa.

 

Nella rosa di nomi che il centrodestra proporrà al centrosinistra dovrebbero essere quattro: Maria Elisabetta Casellati, Letizia Moratti, Carlo Nordio, Marcello Pera. E Franco Frattini? Nelle prime ore della mattinata il suo nome era dato per sbianchettato, poi però Giorgio Mulè ha confermato in collegamento con Myrta Merlino a L'aria che tira su La7 che l'ex ministro degli Esteri è nella lista. Si parla anche di Antonio Tajani e Giulio Tremonti.

«Spero di chiudere entro questa settimana con soddisfazione di tutti o di tanti il Quirinale e poi il Governo corre e produce» ha detto segretario della Lega, Matteo Salvini, arrivando a Montecitorio.  Non c’è il rischio che i nomi del centrodestra facciano la fine di Frattini? «Nessuno lo ha ancora fatto ed è stato bocciato prima che venga fatto. Io ho un approccio un po' più umile, più dialogante». «I nomi che proporremo non hanno penso manco una tessera di partito in tasca. Quello che è sgradevole sono i no preventivi. Cioè qualunque proposta che arrivi dal centrodestra non va bene. Non mi sembra un modo sereno di lavorare» dice Salvini.