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Grillo, salvaci tu. Nel Movimento 5 Stelle bocciano Giuseppe Conte e puntano sul fondatore

Una pioggia di telefonate e messaggi a Beppe Grillo da parte dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Il fondatore è considerato un punto di riferimenti da molti tra senatori e deputati, che reputano Giuseppe Conte un leader politico che sta avendo troppe difficoltà e ha quindi bisogno di un aiuto con interventi concreti. “Una sorta di richiesta a rimettersi in campo con incursioni sui temi originali e storici del Movimento per colmare un vuoto politico e programmatico” la ricostruzione di Affari Italiani, che rivela poi come Grillo sia preoccupato per l’atteggiamento poco propenso ad un’alleanza politica ed elettorale con il Partito Democratico. 

 

  

 

Grillo, alle prese con il processo del figlio Ciro, si sta facendo sentire con maggiore insistenza e ha ribadito di credere fortemente nell’intesa con Enrico Letta e addirittura non esclude un Ulivo 2.0 con Italia Viva e Azione. Tutto ciò mentre Conte sale di continuo sul ring per battagliare con Carlo Calenda e Matteo Renzi, un atteggiamento che l’ex comico genovese reputa sbagliato e che rischia di isolare il M5S, soprattutto con l’elezione del presidente della Repubblica alle porte.

 

 

Ultimo motivo dello scontro è l’ipotesi del voto anticipato, uno scenario che non sarebbe affatto sgradito a Conte. L’ex premier vuole fare le liste e mandare in Parlamento i proprio fedelissimi dato che al momento controlla un 20-25% dei parlamentari a Cinquestelle. Un’idea totalmente osteggiata da Grillo, che sa bene che il voto a maggio sarebbe - sottolinea il retroscena di AI - una sorta di "bagno di sangue" con il forte rischio di un ridimensionamento oltre le previsioni con risultati sotto il 5% in molte zone del Nord Italia. Sulla partita del Colle l’ipotesi che più piace a Grillo è quella di vedere Draghi al Quirinale, basta che si arriva ad un accordo tra la maggioranza per andare avanti fino al 2023 sino a fine legislatura.