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Bagni free gender all'Università di Pisa. Scatta l'ira di Matteo Salvini: ridicoli, era la giusta priorità

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"Questo è un bagno neutro. A casa tua i bagni sono divisi per genere?". È il testo di alcuni volantini apparsi nei bagni dell'Università di Pisa a coprire le 'classiche' scritte uomo-donna sui servizi igienici. Un'iniziativa avviata dalla lista studentesca 'Sinistra Per' che lo stesso ateneo toscano ha accolto con piacere. "E' un progetto - spiega il professor Arturo Marzano, delegato del Rettore alle attività di 'Gender Studies and Equal Opportunites' - che abbiamo avviato nel novembre 2019, poi rallentato causa covid. Ma posso garantire: entro giugno in ogni edificio dell'università ci sarà un bagno gender free".

 

 

I cartelli bianchi, con bande gialle e viola, riportano anche altri messaggi. "Dividere i bagni per uomo e donna è violenza di genere", si legge. E ancora "Non garantire assorbenti gratis è violenza di genere. Non avere consultori di qualità e centri antiviolenza in università e in città è violenza di genere". Nei bagni infatti, oltre ai cartelli, sono stati posizionati dei cubi di cartone (tampon-box): si tratta di distributori di assorbenti che riportano la scritta 'Prendine uno se vuoi, lasciane uno se puoi'. "Ci siamo impegnati - spiegano gli studenti - in un'azione sulla scia del movimento 'Molto più di Zan'. Abbiamo simbolicamente, e non solo, posto manifesti pro bagni neutri coprendo le icone che rappresentano donne e uomini, e posizionato anche delle tampon box dove chiunque lo desideri può lasciare degli assorbenti oppure può prenderne. Siamo convinti e convinte - aggiunge la lista Sinistra Per - che lo sviluppo del XXI secolo debba tenere in considerazione delle sensibilità intime delle persone: la società e le istituzioni pubbliche hanno il dovere di farsene carico. Noi lottiamo anche per questo. È importante garantire assorbenti per chi non può permetterseli, a chi ha le mestruazioni all'improvviso e non ha con sé tutto il kit sanitario. È importante che questa nostra rivoluzione continui, facendo anche un piccolo gesto, sempre nei limiti che le singole situazioni permettono. Che la rivoluzione abbia inizio nei bagni di Unipi", concludono gli studenti.

 

 

L’iniziativa ha scatenato Matteo Salvini, che ha ironizzato sulle battaglie prioritarie dell’ateneo: “Eh già, per gli studenti universitari (a Pisa e in tutta Italia) avere una mappatura dei bagni per avere dei servizi ‘gender free’, senza simboli di uomo e donna, era proprio una priorità”. “Ridicoli”, il duro messaggio del leader della Lega.

 

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