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Mario Draghi incontra Matteo Salvini, faccia a faccia ad alta tensione a Palazzo Chigi

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Il leader della Lega Matteo Salvini arriva a Palazzo Chigi poco dopo le 16.30 per incontrare il presidente del Consiglio Mario Draghi e l'atteso faccia a faccia inizia, di contorno le tensioni degli ultimi giorni con la Lega assente al Consiglio dei ministri sulla delega fiscale.

Dopo la decisione di far disertare ai suoi il Consiglio dei ministri sulla delega fiscale, l'ex ministro dell'Interno definisce il provvedimento approvato dal Governo "una patrimoniale nascosta", bolla come di fatto insufficienti le rassicurazioni arrivate dal premier e chiede al Parlamento di ritirare la parte relativa alla revisione del catasto. Draghi legge i titoli delle agenzie che definiscono l'attacco prima di incontrare la stampa. Che in piena campagna elettorale i partiti che sostengono il Governo avrebbero combattuto una battaglia politica senza esclusione di colpi, a palazzo Chigi, lo avevano abbondantemente messo in conto. Che però un leader di maggioranza arrivi a mettere in discussione gli impegni presi in prima persona dal Capo del Governo, innanzitutto di fronte ai cittadini, è una china che per l'ex uomo di Francoforte va stoppata subito.

Durante la mattinata il segretario del Carroccio aveva chiesto di "mettere per iscritto l'impegno a non aumentare le tasse" mentre il premier aveva ribadito che il governo mantiene gli impegni presi e "non segue l'agenda elettorale". La riforma del fisco mette a rischio il governo? "È una questione seria” ha dichiarato il premier parlando della defezione della Lega al Consiglio dei ministri. Ma allo stesso tempo non sufficiente a fermare “l'azione del Governo" perché la delega fiscale che contiene anche la “riformulazione” del Catasto è stata comunque approvata.

 

"Questo Governo non tassa e non tocca le case degli italiani - ha messo in chiaro il premier - Ho detto sin dall'inizio, dal primo discorso di insediamento, che non avrei aumentato le tasse. Sono passati 7 mesi non abbiamo aumentato le tasse, ci sono state molte richieste di farlo, abbiamo detto a tutti di no. Un po' di credibilità l'abbiamo acquisita. Questo Governo non aumenta le tasse".

Nessuna crisi di Governo sarebbe alle porte, in ogni caso. Il premier ha annunciato ieri il faccia a faccia, al quale gli avamposti diplomatici del Carroccio lavoravano già. L'idea di Draghi è quella di accelerare su tutti i fronti aperti, senza esasperare le polemiche ma tentando a far riconcentrare la squadra sulle cose da fare. 

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