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Bruno Tabacci perde lo Spazio: via la delega. Il caso del figlio assunto a Leonardo

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Nella serata in cui gli italiani sono alle prese con il nuovo decreto green pass che stabilisce le regole per la scuola e i viaggi, poco dopo le 22 da Palazzo Chigi arriva la nota che non ti aspetti: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Bruno Tabacci, ha rimesso nelle mani del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la delega allo Spazio e all’Aerospazio.

 

"Il presidente Draghi, prendendo atto dell’irrevocabilità della decisione del sottosegretario Tabacci, gli ha confermato fiducia e stima, invitandolo a proseguire nel lavoro di delegato al coordinamento della politica economica e alla programmazione degli investimenti pubblici di interesse nazionale e di segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)", si legge nella nota che non fa riferimento alla vicenda, proprio legata all'aerospazio, tirata fuori dal Domani sul figlio del veterano dei centristi italiani.

 

Il 28 luglio si è saputo che Simone Tabacci, 49 anni, era stato assunto nel colosso della difesa Leonardo con uno stipendio inferiore a 100mila euro, scrive Emiliano Fittipaldi. Un'assunzione su cui il premier Mario Draghi era stato tenuto all'oscuro, e che avrebbe provocato diversi malumori. Oggi la parola fine sulla vicenda, con le "rinuncia" da parte di Tabacci della delega per il settore aerospaziale per cui si era parlato di un evidente conflitto di interesse. 

 

"Il signor Tabacci dovrebbe dimettersi, visto che non ne azzecca una", aveva detto a In Onda, su La7, il leader della Lega Matteo Salvini dopo la pubblicazione della notizia. "È stato il sottosegretario Bruno Tabacci, all’insaputa del presidente Draghi e mia, a prendere come consulente l’ex ministra Fornero. E Draghi non sapeva nulla nemmeno dell’assunzione a Leonardo del figlio di Tabacci", ha spiegato Salvini. Il premier l'avrà ascoltato. 

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