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Fronda del Movimento 5 Stelle con Giuseppe Conte: non ne possiamo più, basta con questa linea

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Tira un’aria pesante intorno a Giuseppe Conte e al suo fedelissimo Marco Travaglio. La questione della riforma della giustizia sta spaccando il Movimento 5 Stelle ed è scattato il malcontento nei confronti dell’ex presidente del Consiglio. “Non ne possiamo più di farci dettare continuamente la linea dai quotidiani amici” lo sfogo di un parlamentare grillino raccontato nel retroscena di Tpi, che arriva a pochi giorni di distanza dalle lancinanti critiche arrivate da quasi tutti gli schieramenti politici per le parole di Travaglio contro Draghi.

 

 

Tra i gruppi parlamentari dei Cinquestelle viene evidenziata molta agitazione e la linea dura dell’ex premier non piace ai più, soprattutto visto che “si tratta di una linea oltranzista quando tutti sanno che il nuovo Movimento è nato come forza tranquilla, moderata e istituzionale per volontà dello stesso Conte”. La voce non è isolata o di un rappresentante fuori dal coro, ma evidenzia un sentimento comune che rischia di dividere ulteriormente una forza politica sempre più frammentata e che è riuscita a ricucire per miracolo la rottura tra il fondatore Beppe Grillo e il nuovo leader politico Conte.

 

 

Ed è proprio il ruolo di Grillo ad essere fondamentale nella trattativa tra il M5S e la coppia formata da Marta Cartabia e Mario Draghi: il garante pentastellato ha dato campo libero a Giuseppi nel confronto con il Premier e con il ministro della Giustizia, consapevole che non arriverà a spezzare la corda. La linea è quella preferita dai parlamentari grillini, che vogliono arrivare fino al 2023 e non perdere i benefici in caso di nuove elezioni anticipate. A spingere per un Conte più moderato sono anche i sondaggi: una posizione oltranzista porta ad una perdita di tre punti percentuali rispetto ad una linea più vicina al Governo. Essere moderati porta solo vantaggi ai Cinquestelle.

 

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