incontro chiarificatore

Ancora tensione tra Mario Draghi e Matteo Salvini: rammarico sui vaccini, considerazioni ingenerose

È finita la luna di miele tra Matteo Salvini e Mario Draghi? L’attacco frontale del presidente del Consiglio nel corso della conferenza della scorsa settimana sul green pass ha colpito il leader della Lega, che oggi si è recato a Palazzo Chigi per cercare di appianare le divergenze nella gestione della pandemia di Covid. “Durante il colloquio, proficuo e cordiale, sono stati affrontati temi collegati alla campagna vaccinale, al Green Pass e alle misure di contrasto al Covid-19” quanto filtra ufficialmente dall’esecutivo. 

 

  

 

I due si sono visti per delle prove di “disgelo”, anche se dalle parole di Salvini non sembra ancora del tutto superata la tempesta: “"Sì, ho avuto un chiarimento con Draghi. Cosa ci siamo detti? Chiedetelo a lui, non parlo per interposta persona. Ho - ha detto al termine del faccia a faccia - sottolineato il rammarico visto che stiamo lavorando come Lega come matti per tenere insieme tutti. Certe considerazioni sono ingenerose. Sui giornali leggevo che già oggi o domani ci sarebbero state altre restrizioni, così non è. Ci pensiamo la settimana prossima in base ai dati. Io - prosegue il numero uno del Carroccio - sono per le libertà, non c'è mondo diviso in no-vax e sì vax. Le libertà per me sono sacre, invito tutti coloro che rischiano la vita a vaccinarsi, perché in quel caso il vaccino salva la vita. Ma nessuno mi convincerà mai che obbligare a vaccinare i bimbi di 12 anni sia una scelta utile. Con Draghi abbiamo parlato di una scuola in presenza per tutti, senza discriminazioni e senza distinzioni”.

 

 

Nel corso del summit con Draghi c’è stato spazio anche per un aggiornamento sulla riforma della Giustizia, un tema che nel Governo vogliono chiudere al più presto dopo le scintille con il Movimento 5 Stelle: “C’è Giulia Buongiorno che sta lavorando in questi minuti sia con il ministro Cartabia che con il presidente Draghi. Lavoriamo per risolvere, mi sembra che centinaia di emendamenti li abbian presentati i Cinquestelle non noi. Le modifiche? Noi accettiamo le proposte di Draghi, non dei Cinquestelle. Noi - ha concluso Salvini ai cronisti presenti - parliamo con il presidente del Consiglio, a noi va bene il testo approvato dal Consiglio dei ministri, ad altri no. Vediamo".