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Giorgia Meloni resta fuori dalla Rai. Il Parlamento vota il membri del Cda: silurato Giampaolo Rossi

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Luigi Frasca
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Copasir e Rai: attorno a questi due nodi torna la tensione all'interno del centrodestra, con Lega e Forza Italia che fanno asse sull'elezione dei nuovi componenti del Cda della Rai, isolando sostanzialmente Fratelli d'Italia. Mentre sul Copasir tornano le stilettate tra Lega e FdI. L'occasione è la convocazione da parte del presidente del comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, il senatore di Fratelli d'Italia, Adolfo Urso, del dirigente del Dis Marco Mancini. Per protesta, il Partito democratico diserta l'audizione denunciando «profili di illegittimità» nella procedura. E con il Pd si schiera la Lega, che, dall'elezione di Urso alla presidenza del comitato al posto del leghista Raffaele Volpi, da settimane, non ha indicato nuovi componenti a sostituire i dimissionari.

«Le dimissioni degli esponenti della Lega dal Copasir avevano e hanno fondamento, come confermato anche dal Pd - fanno trapelare da via Bellerio - Meglio tardi che mai, anche a sinistra convengono che il Copasir ha bisogno di una guida equilibrata, come è stata quella dell'onorevole Raffaele Volpi, senza subire continue tensioni politiche che nulla hanno a che vedere con un organismo di garanzia. Siamo sicuri che i presidenti di Camera e Senato sapranno maturare una saggia decisione».

Sull'elezione dei componenti del Consiglio di amministrazione della Rai, invece, i leghisti fanno asse con Forza Italia e i centristi di Coraggio Italia e si assicurano, al Senato, l'elezione dell'uscente Igor De Biasio (102 vote. A Fratelli d'Italia non resta che votare in solitudine l'altro uscente, Giampaolo Rossi (20). Stesso copione è alla Camera dove i voti della cosiddetta «federazione di centrodestra» confluiscono su Simona Agnes, che ha la meglio su Rossi, cui vano i soli voti di FdI.

Per quanto riguarda gli altri partiti, tiene l'asse dell'ex maggioranza rossogialla costituita da Partito democratico, MoVimento 5 Stelle e LeU. In Senato passa con 78 voti la nomina di Alessandro Di Majo, in quota M55. Mentre alla Camera viene nominata nel Cda Rai Francesca Bria, in quota Pd. Il Consiglio dei ministri per la nomina dei nuovi vertici della Rai è convocato per oggi pomeriggio. Il governo formalizzerà la proposta delle nomine di Carlo Fuortes come amministratore delegato e di Marinella Soldi come presidente. L'elezione di De Biasio e Agnes nel Cda della Rai dovrebbe a questo punto sopire, almeno in parte, i malumori di Lega e FI sulle nomine decise dal presidente del Consiglio Mario Draghi e considerate troppo di sinistra dai due partiti, ovvero l'amministrato re delegato Carlo Fuortes e la presidente Mariella Soldi. Ieri Matteo Salvini ha incontrato il premier Mario Draghi per un breve colloquio. Durante il faccia a faccia - spiega Palazzo Chigi - sono stati affrontati temi legati alle riforme, con particolare riferimento agli interventi sulla giustizia, la concorrenza e il fisco, alle prospettive economiche generali e all'evoluzione del quadro epidemiologico del Paese. Tra il premier e il segretario leghista - spiegano da via Bellerio - si registra «assoluto accordo sui dossier politici, a partire dalla necessità di accelerare sulle riforme di giustizia e pubblica amministrazione».

Al termine dell'incontro Salvini ha tenuto a precisare di aver chiesto al premier di dare disco verde alla riapertura delle discoteche. E, a chi gli chiedeva se il presidente del Consiglio è favorevole ad adottare il modello francese di green pass per gli accessi a teatri, cinema e ristoranti, ha risposto: «Se Draghi è d'accordo chiedetelo a lui ma le scelte estreme non piacciono né a me né a lui. Dal mio punto di vista nessun modello francese, non devi tirare fuori la siringa o un tampone per andarti a bere un cappuccino o mangiare una pizza. Se ci sono eventi particolarmente affollati, lo stadio, ci pue) essere una richiesta di controlli sacrosanta. Noi non siamo per gli estremismi. Il modello francese non è un modello. Il vaccino deve essere una scelta consapevole, non un obbligo». Salvini e Draghi hanno parlato anche di calcio, commentando la vittoria dell'Italia. «Dovremo sentirci anche prima delle prossime partite importanti, visto che quando l'abbiamo fatto ha portato bene!», ha detto il capo della Lega. Entrambi hanno poi auspicato di «ripetere i successi visti con il calcio anche alle Olimpiadi».

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