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Dal razzismo alla telecronaca di Pizzul. Enrico Letta va nel pallone

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Enrico Letta va nel pallone. In senso letterale. Il segretario del Partito democratico ha usato gli Europei di calcio per rilanciare alcune battaglie politiche della sinistra, tra cui quelle dei diritti civili e dell'accoglienza.

Così lo scorso 22 giugno aveva invitato i calciatori della Nazionale a inginocchiarsi in campo prima del fischio d'inizio per dare un segnale contro il razzismo. Così non stupisce che nel giorno in cui il premier Mario Draghi e il ministro dell'Economia Franco varano la nuova Rai che svolta a sinistra con la designazione di Carlo Fuortes per il ruolo di amministratore delegato, il segretario del Pd invoca Bruno Pizzul come telecronista della finalissima di domenica a Wembley tra Italia e Inghilterra. 

Letta ha rilanciato la proposta lanciata su Twitter dallo scrittore Luca Bottura per affidare a Pizzul il commento della partita,  «Bruno Pizzul! Date a Bruno Pizzul la telecronaca di Inghilterra-Italia! Eviterete faide a Rai Sport per sostituire Rimedio e darete un’altra possibilità a Brunone di portare a casa il trofeo che gli manca! Se condividi, usa anche tu l’hashtag #vogliopizzul», scrive Bottura.

Peccato che Bruno Pizzul sia in pensione da anni e, seppur lusingato dall'idea, declini l'invito.  «Sono lusingato ma sono cose che si dicono sul momento. Non è fattibile - dice lo storico telecronista Rai, voce della Nazionale dal 1986 al 2002, a LaPresse - ringrazio quelli che hanno fatto questa cosa ma francamente non credo sia nemmeno da prendere in considerazione. Fa piacere vuol dire che qualcosa di buono abbiamo lasciato nel ricordo della gente». 

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