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Il mistero di Guido Crosetto: a chi la manda a dire?

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Francesco Storace
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Sono giorni e giorni che Guido Crosetto, cofondatore di Fratelli d’Italia, e molto attivo sui social, pubblica tweet che sembrano segnali da mandare a qualcuno. E sarebbe interessante capirne di più perché poi sono molti, vista la caratura del personaggio, che glielo chiedono.

Ad esempio, questa sera: “La cosa distruttiva, della superficialità e della mancanza di volontà di approfondire, è che i cinici sembrano buoni e chi ragiona sembra cattivo”. Certamente Crosetto si iscrive al partito di quelli che ragionano, ma viene da chiedersi dove l’abbia trovato.

Fa sapere di aver firmato, a differenza di Fdi, tutti e sei i referendum proposti dalla Lega e dai radicali. Poi, chissà perché e per chi, si precipita a scrivere che “la mia decisione di sottoscrivere (da cittadino) i referendum sulla Giustizia, è precedente alla decisione della Lega di appoggiarli. Quindi per cortesia evitate di strumentalizzarmi”.

Domanda: chi è che strumentalizza? Non si sa. Al punto che interviene anche il direttore de Il Giornale, Augusto Minzolini: “Ma ti pare che vogliamo strumentalizzarti?! Che c’entra la Lega?! Tu sei un antesignano, sei garantista da sempre. Semmai duole constatare che il tuo garantismo - giusto e trasparente - su alcuni temi nevralgici non sia condiviso da tutti all’interno del tuo partito. Abbracci”. Da applausi. A Crosetto piace far discutere e del resto lo testimonia il successo dei suoi tweet. Anche se dice di non fare più politica, non si contano le interviste che rilascia. Se anche sui social si esprimesse con la trasparenza che non gli fa difetto, aiuterebbe a rendere migliore la politica.
 

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