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Mattarella come Salvini: "Europa fallimentare sui migranti". E ora Letta che dice?

L'accusa del Capo dello Stato all'Europa: "Non è stata capace di gestire i flussi"

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Europa inadeguata sull'immigrazione. Quante volte abbiamo sentito concetti del genere pronunciati dai leader del centrodestra come Matteo Salvini e Giorgia Meloni. E, ogni volta che i capi di Lega o Fratelli d'Italia pronunciavano queste parole, dalla sinistra si alzava il coro degli insulti, con gli avversari definiti "razzisti", "disumani" e via dicendo.

Stavolta, però, a mettere sotto accusa l'Unione europea sulla gestione dell'immigrazione è un insospettabile: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le sue parole sono tutto fuorché ambigue: "La politica migratoria rimane un vulnus recato alla coscienza europea. Alla pandemia abbiamo saputo dare una risposta europea, alla crisi economica altrettanto. Alle migrazioni, ovvero al tema che in grande misura oggi interpella i nostri valori, al tema che più di altri mette in gioco la nostra capacità geopolitica e la nostra visione del futuro, non siamo ancora riusciti a dare una risposta adeguata, efficace e comune".

Il capo dello Stato è chiarissimo e pronuncia il suo j'accuse nell'intervento all'università Sorbona, a Parigi. Poi ha aggiunto: "I flussi migratori vanno regolati e governati, affinché siano rispettosi delle comunità di accoglienza e dei migranti, cancellando l’odioso traffico che criminali senza scrupoli hanno imbastito sulla loro pelle". Anche in questo caso, concetti più volte ribaditi da Meloni e Salvini. E il leader della Lega, infatti, apprezza: "Ogni sbarco è un regalo agli scafisti, quindi sono d’accordo con il Presidente Mattarella quando dice che bisogna aiutare il continente Africano, aiutare i suoi figli a non scappare però non è possibile che l’Italia diventi un campo profughi a cielo aperto" dice Salvini da L’Aquila, dove si trova per promuovere il referendum sulla giustizia,

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