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La telefonata è andata malissimo. Conte-Grillo alla resa dei conti, il giorno dello psicodramma M5s

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Salta il blitz di Beppe Grillo a Roma, che aveva confidato ai suoi più stretti collaboratori la volontà di tornare a breve, già nelle prossime ore, nella Capitale. La telefonata non risolutiva con Giuseppe Conte nel tardo pomeriggio di ieri avrebbe al momento fatto desistere il garante e fondatore del M5S, convinto che non sia utile rimettersi in viaggio. Le speranze di ricucire sembrano infatti ridotte al lumicino, resta lo stallo e le distanze tra i due. «La telefonata è andata malissimo, le posizioni inconciliabili. Ormai è davvero difficile ci si possa mettere d’accordo...», riferisce all’Adnkronos chi ha parlato in queste ore con 
Grillo. Dopo lo scontro della settimana scorsa tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, insomma, la situazione è «molto critica», «burrascosa». Sono le ultime voci dal di dentro che descrivono la situazione nel M5S. Tra il garante e l’ex premier non ci sarebbe stata nessuna ricucitura nonostante il lavoro dei pontieri. L’attesa è per quello che dirà oggi l’ex premier in conferenza stampa. Conte ha convocato un incontro con i giornalisti alle 17,30 al Tempio di Adriano a Roma.

 

 

 

 

Chi lo conosce dice che l’avvocato "non molla": il che va letto in due direzioni: non recede da quello che, nero su bianco, ha scritto nel nuovo statuto e dalla impossibilità di accettare una diarchia alla guida di M5s. Nello stesso tempo, Conte non avrebbe nessuna intenzione di ritirarsi a vita privata perché nel progetto di rifondazione del Movimento "ci crede". Secondo quanto emerge non dovrebbe esserci nessun attacco diretto a Grillo in conferenza stampa, la prospettiva di cambiamento del movimento resta quella delineata nelle settimane scorse, dice chi conosce a menadito le dinamiche interne e la personalità dell’avvocato.

Quanto alla eventualità che in caso di rottura Conte possa dar vita ad un nuovo partito, ad ora Conte ha sempre detto di no. Ma nella galassia pentastellata si sottolinea che i contiani sarebbero la maggior parte. Mediatori, fra gli altri, sarebbero Stefano Patuanelli, su cui tutti hanno puntato, e Luigi Di Maio. Il tutto salvo colpi di scena dell’ultima ora di Grillo. Che da qui alle 17,30 potrebbe intervenire.

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