polemica

Privatizzare la Rai, unica soluzione al problema censura

M. G. Zelle

Se quando Zygmunt Bauman elaborava la sua teoria della «società liquida» avesse conosciuto Giuseppe Conte, forse la sua opera si sarebbe chiamata «politica liquida». D’altronde, la politica non è altro che lo specchio dei vizi e delle virtù dell’elettorato e così, di fronte a una società sempre più preda del pensiero breve e degli umori del momento, del consenso volatile, si puó dire tutto e il contrario di tutto senza conseguenze.

 

  

 

 

«Io sto con Fedez, nessuna censura», ha twittato Giuseppe Conte. E così a ruota tutto il Partito democratico. Peccato che poi, a scavare, si scopre che Ilaria Capitani, la vicedirettrice di Rai3 accusata di aver provato a censurare Fedez in occasione del concertone del 1 maggio, nel 2006 sia stata la portavoce di Walter Veltroni, scelta come vicedirettrice da Franco di Mare, vicino al M5S e che gli attuali incarichi in Rai siano frutto delle nomine dei governi di cui Conte era a capo.

 

 

 

Per carità, nessuno scandalo: siamo abituati a sentire la politica lamentarsi della lottizzazione della Rai, per poi far fuoco e fiamme allo scopo di piazzare nomi amici, nessuno escluso, facendo orecchie da mercante di fronte all’unica soluzione che porrebbe fine al problema, vale a dire la privatizzazione - vera - della Rai e la messa a gara del servizio pubblico.