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"Per cosa facciamo indebitare i nostri figli?" Il sospetto della Meloni: cosa ha chiesto a Draghi

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Il piano questo sconosciuto. "Il rischio che il Pnrr" non possa essere valutato in modo esauriente dall'aula "come una Repubblica parlamentare richiede è molto alto". Non è soddisfatta Giorgia Meloni dopo l'incontro con il premier Mario Draghi sul Piano Piano nazionale di ripresa e resilienza - che l'Italia deve presentare alla Commissione europea per i fondi del Next Generation Eu - che resta ancora coperto da riserbo. 

 

"Temo che ci sia stato confermato che il ruolo del Parlamento in questa vicenda sarà molto marginale e questa è una cosa che non ci sentiamo di avallare e sostenere perché stiamo facendo indebitare i nostri figli per decine di miliardi di euro", ha detto la leader di Fratelli d'Italia dopo la riunione durata oltre un'ora e mezza. 

 

E così "il governo non ha ritenuto di illustrare il piano"che resta ancora sconosciuto", ha detto la Meloni a margine dell'incontro in cui, tra l'altro, la delegazione di Fdi ha "chiesto a Draghi di andare in Europa e chiedere la sospensione della moratoria dei prestiti".

 

"Ad oggi noi non conosciamo il Pnrr del governo. Il governo non ha ritenuto di illustrarci il piano. Abbiamo ribadito le nostre proposte. E posto una questione di metodo. Ad oggi il Parlamento ha discusso del piano di Conte. E c’è il rischio che il Parlamento non abbia la possibilità di discuterlo e l’opposizione non abbia la possibilità di valutarlo. Ci è stato confermato che il ruolo del Parlamento in questa vicenda sarà molto marginale", sintetizza la leader di Fratelli d'Italia ribadendo di aver chiesto tempi giusti per valutare il piano nel suo complesso.

Dopo la delegazione di Fdi è la volta di quella di Italia Viva. 

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