regione nel caos

Assunti politici e segretari. La "Concorsopoli" del Pd in Regione Lazio

Daniele Di Mario

La «Concorsopoli» della Regione Lazio potrebbe regalare presto un nuovo colpo di scena. Il nuovo presidente del Consiglio regionale, il Dem Marco Vincenzi, avrebbe tutta l'intenzione di arrivare nel più breve tempo possibile alla sospensione in autotutela delle assunzioni effettuate dall'Ufficio di Presidenza della Pisana attingendo dalla graduatoria del Comune di Allumiere, Tecnicamente è possibile: basterebbe revocare l'accordo votato all'unanimità dall'UdP per far decadere automaticamente anche le 16 assunzioni. Quanto agli assunti negli altri Comuni - in primis Guidonia, amministrata dal sindaco M5S Michel Barbet - dovranno essere le singole amministrazioni a prendere provvedimenti simili, anche se una mossa simile da parte del Consiglio regionale costituirebbe un atto politico di cui non si potrebbe non tenere conto. A meno che non sia lo stesso Comune di Allumiere ad anticipare tutti, annullando il concorso in autotutela.

 

  

 

Anche perché l'esito della prova preselettiva darebbe a Vincenzi lo strumento per agire. Per assumere 5 persone con contratto categoria C, infatti, le preselettive dovevano stilare una short list di 20 candidati su oltre 640 partecipanti. A causa degli ex aequo, i «promossi» erano 27. Lievitati a 107. «Venti per ciascuno dei cinque posti», ha spiegato all'Arena di Giletti sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, carabiniere forestale comandato nella segreteria dell'ex presidente della Pisana, Mauro Buschini, dimessosi per «opportunità politica» e per esigenze «di trasparenza». Ma nel bando tutto ciò non è previsto, pur essendo stato previsto con successivi atti amministrativi. Sarebbe propria la graduatoria della prova preselettiva a dare mano libera al nuovo presidente del Consiglio regionale per annullare in autotutela le assunzioni. Non solo. Vincenzi, in accordo col presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, vorrebbe giungere non solo all'annullamento dell'infornata di assessori, consiglieri comunali, membri di staff e militanti Pd, ma anche alle dimissioni «incondizionate» dei membri dell'Ufficio di Presidenza, o perlomeno di quelli di centrosinistra.

Il pressing sui consiglieri segretari Michela Di Biase (Pd) e Gianluca Quadrana (lista civica) è già partito. Un modo per salvare la faccia a Zingaretti per quanto avvenuto sull'asse Allumiere-Pisana alla fine dello scorso anno. Un Comune di 3.800 abitanti bandisce un concorso per assumere 5 impiegati categoria C. Si presentano in oltre 600, dalle preselettive escono 107 promossi alle successive prove scritta e orale all'esito delle quali i primi in graduatoria 5 vengono assunti dal Comuni. Il 18 dicembre l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale approva all'unanimità l'accordo con Allumiere e comincia ad assumere scorrendo la graduatoria dell'elenco degli idonei. Il 23 dicembre i candidati selezionati alle e-mail e il 28 dicembre viene approvata la determina dirigenziale con i nomi dei neoassunti. Vengono presi 16 impiegati categoria C attingendo dalla graduatoria di Allumiere. Stessa cosa fanno il Comune di Guidonia, che ne assume 8, e altri Comuni della provincia di Roma. La normativa consente di pescare dall'ultima procedura conclusa da altri enti pubblici ricadenti nel proprio territorio. E gli esiti del concorso più recente erano stati pubblicati pochissimi giorni prima, il 14 dicembre, dal Comune di Allumiere.

 

 

In totale sono una quarantina gli assunti, compresi 5 funziona ridi categoria D ingaggiati dalla Pisana (sempre attingendo da Allumiere) e un impiegato preso dalle graduatorie di Arcinazzo a inizio 2020. Chi sono gli assunti? A Guidonia è finito - dopo aver rifiutato la chiamata della Regione - Marco Palumbo, consigliere comunale del Pd e presidente della commissione Trasparenza del Campidoglio, che sta indagando con gli altri partiti di opposizione sulle assunzioni in Campidoglio negli staff degli assessori della sindaca Virginia Raggi. Con lui anche Fabio Manunta, ex consigliere MSS in Città Metropolitana, già membro di staff del vicepresidente del Consiglio regionale David Porrello. Nell'elenco degli assunti in Pisana figurano due collaboratori dell'ex presidente Buschini (originario di Alati, Frosinone), Mateo Marconi (segretario del Pd di Trevignano Romano, Roma), Arianna Bellia (assessore Pd di San Cesareo, Roma), Augusta Morini (consigliere e assessore Pd di Labico, Roma), Paco Fracassa (segretario Pd di Allumiere), il segretario del circolo Pd di Frosinone, la segretaria del circolo Pd di piazza Verbano a Roma, Sara Bombelli, un membro di segreteria del vicepresidente della Pisana Pino Cangemi (Lega).

Entra anche un giornalista dell'ufficio stampa di Zingaretti originario della provincia di Frosinone. Particolare curioso, il giornalista, Manunta e Palumbo rifiutano la chiamata della Regione e vengono assunti 5 giorni dopo a Guidonia (che il 28 dicembre stipula con Allumiere lo stesso accordo siglato dalla Pisana, insieme con altri militanti e tre militanti dem di Allumiere, Civitavecchia e Roma). In totale la Pisana chiama 24 persone, 8 di loro rifiutano e trovano posto subito dopo a Guidonia, città di 90mila abitanti alle porte della Capitale, dove trovano posto anche Massimo D'Orazio, assessore di Isola del Liri (Frosinone), e un altro collaboratore di Buschini. Le procedure sono tutte legali. Ma la procura di Civitavecchia ha dato mandato ai carabinieri di indagare, anche se al momento non ci sono né indagati né ipotesi di reato. Il clamore mediatico però è stato devastante e ha portato alle dimissioni del presidente dell'ex Consiglio regionale Mauro Buschini.