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Giuseppe Conte spiega ai parlamentari il suo M5S: ecco il nuovo Movimento

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Via alla riunione con i senatori. Domani tocca ai deputati. Tanti i nodi ancora da sciogliere

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E' cominciata la riunione (in modalità videoconferenza su Zoom) tra i senatori del M5S e Giuseppe Conte. Un incontro definito «interessante, pacato e propositivo» quello tra l'ex premier e capo politico in pectore dei pentastellati e i senatori grillini.  Una riunione all’ascolto. Sul tavolo i temi portanti che saranno le linee guida del nuovo Movimento 5 stelle, raggruppati in 5 punti. È questa la direttrice che dovrebbe guidare l’ex premier Giuseppe Conte, che continua a lavorare sui nodi ancora da sciogliere.

Dopo aver incontrato oggi i senatori, domani Conte vedrà i deputati. Non è affatto escluso che durante il dibattito escano fuori, su richiesta degli eletti, due delle questioni calde: il tetto al secondo mandato per chi ha già alle spalle una legislatura e il rapporto con Rousseau. Nodi emersi già nelle assemblee con il capo politico Vito Crimi, oltre alla domanda di fondo, ovvero «capire dove stiamo andando» e con chi si costruirà il futuro. Sul rapporto con la piattaforma di Davide Casaleggio ha, di fatto, già raccontato lo stato dell’arte lo stesso Crimi, viene sottolineato. Con una novità: i morosi si devono mettere in regola entro il 31 marzo, poi non vi sarà più nessun versamento diretto al web.

Il Movimento, questa la direzione, vuole diventare autonomo anche nella gestione della democrazia diretta. Sul secondo mandato forse ancora è troppo presto per spiegare quali siano i ragionamenti che si stanno svolgendo. Intanto, e soprattutto, i temi. Sono questi infatti che delineano - già annunciati da Conte - il nuovo Movimento: la carta dei principi e dei valori «fondamentali» per una chiara «identità politica», la prospettiva alla luce delle prime esperienze comunali per allargare le iniziative; la formazione, per cui è avvertita l’esigenza di «offrire strumenti» che aiutino la crescita, l’apertura alla società civile con le piazze delle Idee in cui non si raccoglieranno tessere e che dovranno essere concretizzate e sviluppate; l’organizzazione con il raccordo fra centro e periferia per avere riferimenti sul territorio. Questi, in sintesi, i punti sui cui Conte chiede il contributo di chi è stato eletto.

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