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Bin Laden l'11 settembre ne ha fatta un'altra. Ci ha regalato il Rocco Casalino portavoce

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Ci sono voluti quasi 20 anni per scoprirlo. Ma l'11 settembre 2001 Osama Bin Laden non aveva rovesciato sull'umanità solo la sciagura nota a tutti, quella dell'abbattimento delle Twin Towers. Ce ne fu un'altra, ignota ai più e a scoppio ritardato: Rocco Casalino come tutti lo abbiamo conosciuto in questi anni, diabolico organizzatore della comunicazione prima M5s e poi di Giuseppe Conte. Una bomba che non esplose subito, ma che fu innescata proprio quel giorno. Lo scopriamo solo ora, perché il segreto viene svelato a pagina 139 dell'autobiografia di Casalino, “Il Portavoce- la mia storia”, uscita il 16 febbraio per Piemme. “L'11 settembre 2001”, racconta Rocco, “sono in Sicilia, sto andando a una serata. Un anno esatto dalla mia entrata nella Casa del Grande Fratello, il 14 settembre 2000. Trecentosessantadue giorni di favola. Ascolto la notizia dell'attacco alle Torri Gemelle (…) Più che capire, sento. Sento che non voglio fare quello che sto facendo. Più che altro che io non sono quello lì. Quel giorno posso dire di essermi reso conto che la mia vita aveva bisogno di un'altra svolta radicale. Il mio bisogno di fare politica torna prepotentemente a galla. Agire, occuparmi della cosa pubblica. Cambiare il mondo”. E tragicamente fu così: Bin Laden ci colpì a tradimento anche in questo modo subdolo...

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