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Mario Draghi accetta l'incarico da Mattarella. E al Quirinale spuntano i "draghetti"

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Mario Draghi è al Quirinale per il colloquio con Sergio Mattarella durante il quale il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’incarico di formare il nuovo governo. L’ex presidente della Bce è giunto in auto dal suo ufficio di Palazzo Koch. Dopo circa un'ora  l'esito dell'incontro: "Il professor Draghi si è riservato di accettare", e a breve parlerà alla stampa. Lo ha riferito il segretario generale della presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.

Nella piazza del Quirinale diversi sostenitori dell'ex governatore della Bce che mostrano cartelli in favore di un governo Draghi. "Siamo un movimento nato anni fa, ci chiamiamo 'draghetti'. Meetup come i grillini? No, non c'entriamo niente con loro... Noi ci rifacciamo alla cultura gesuita come Draghi", spiega un fan di SuperMario a L'Aria che tira, su La7.

 

Intanto la crisi italiana fa capolino sulla stampa internazionale. L’Italia guarda a ’Super Mario' Draghi per porre fine alla crisi politica, scrive l’agenzia statunitense Associated Press. La notizia è stata ripresa dalla stampa internazionale, da Washington a Pechino, che ha ricordato l’economista per il suo famoso ’whatever it takes’, la promessa di fare tutto il necessario per salvare l’euro come presidente della Bce durante la crisi del debito. «Mario Draghi ha salvato l’euro, ma può salvare l’Italia dalla confusione politica?», si domanda il Wall Street Journal, ripercorrendo le tappe della crisi tra i partiti che ha portato alle dimissioni di Giuseppe Conte. Secondo il giornale economico, il mandato di Draghi alla Bce «lo ha reso una delle figure pubbliche più rispettate d’Europa, almeno all’interno dell’establishment politico largamente centrista e pro-Ue del continente e con i mercati finanziari». Mentre il Financial Times sottolinea le prime reazioni positive dei mercati alla notizia del possibile arrivo dell’economista a Palazzo Chigi. Jason Horowitz scrive sul New York Times che non è ancora chiaro se Draghi riceverà un sostegno politico sufficiente per governare, ma l’impatto del suo sbarco sulla scena politica italiana minaccia di smantellare ulteriormente il Movimento 5 Stelle, «poiché non è chiaro se il partito, un tempo popolare, che teme elezioni anticipate, avrebbe votato in modo uniforme contro di lui».

 

Intanto è previsto per le 12,30 alla Camera alle 12.30 il vertice di centrodestra. Come annunciato dal Matteo Salvini, la coalizione si riunirà con la partecipazione - oltre che dei big Giorgia Meloni e Antonio Tajani - di Giovanni Toti (Cambiamo), Maurio Lupi (Noi per l’Italia) e Antonio De Poli (Udc) per fare il punto sull’incarico che il presidente Mattarella, ha dato al Draghi di formare il governo. L’obiettivo è trovare una posizione comune in caso di consultazioni del premier incaricato. 

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