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Vergogna. Mastella vuole barattare anche Roma chiedendo a Calenda voti per Conte

Francesco Storace
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Incredibile. Clemente Mastella pensa di usare anche Roma nella sua partita trasformistica a sostegno di Conte e del suo tentativo di continuare a stare a Palazzo Chigi. Lo denuncia - e gli va dato atto di un gesto di grande dignità - Carlo Calenda, con un post su Facebook che la dice tutta sulla spregiudicatezza della partita in corso. “Comunque anche io ho avuto l’onore di una telefonata del simpatico Clemente. Una roba tipo “tu appoggi Conte e il Pd appoggia te a Roma”. Scarsa capacità di valutare il carattere degli uomini. O quanto meno il mio. #costruttori del nulla.

Ho riflettuto un giorno sul rendere pubblica una telefonata privata. E tuttavia considero questa offerta un insulto personale e un dato politico rilevante per capire il quadro di degrado in cui versiamo.

Ps. Non ho motivo di pensare che il PD fosse a conoscenza di quanto detto”.
Una cosa del genere dovrebbe far insorgere tutti, perché siamo davvero al mercato peggiore.
A partire dal Capo dello Stato, Mattarella, che dovrebbe dire a Conte adesso basta.
Le istituzioni non devono essere oggetto di baratto.
È una vergogna autentica.

Al vetriolo la replica di Mastella, con i consueti insulti. “Sei una persona di uno squallore umano incredibile". Mastella da la sua versione dei fatti: "Ti ho telefonato per chiederti cosa facevi e mi hai detto che eri contro Renzi. Allora sei per il Pd? No, mi hai risposto: "Il Pd mi dovrà scegliere per forza come candidato sindaco". Poi hai aggiunto: ne parlò. Quanto a me, non ho alcuna titolarità per parlare a nome del Pd. Sei rimasto quello che conoscevo all'epoca del Cis di Nola, che era il referente per le segnalazioni. Ruolo modesto, perché sei moralmente modesto", conclude Mastella in una nota, "in risposta al Pariolino Calenda".

La replica di Mastella è davvero degna del ruolo che pretende di ricoprire in questa fase. Pizzicato a fare mercato getta su Calenda la responsabilità di avere spifferato una proposta oscena. Conoscendo Mastella meglio di Calenda non abbiamo dubbio sulla verità. Il sindaco di Benevento è fatto così. Pur di rientrare in scena fa di tutto.

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