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Malagò, Bochicchio e la leggenda dello yacht

Gianfranco Ferroni
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Andando in giro nel centro di Roma è facile incontrare i soci del Circolo Canottieri Aniene. E mettendosi accanto a loro si ascoltano conversazioni sempre interessanti. Un esempio? Uno degli argomenti più gettonati negli ultimi giorni è quello relativo al finanziere Massimo Bochicchio, il gestore patrimoniale accusato di aver fatto sparire più di 30 milioni di euro dalle tasche dell’allenatore dell’Inter, Antonio Conte, e creatore di una «rete di raccolta di capitali» nella quale sarebbe rimasto impigliato anche l’ambasciatore italiano a Londra, Raffaele Trombetta, che lo scorso 3 dicembre è stato eletto nel comitato dei creditori di una delle società di Bochicchio, la Tiber Capital, finita in liquidazione per insolvenza. Ma ecco che arriva la curiosità, che sembra una leggenda metropolitana, raccontata da un socio del circolo con battute davvero esilaranti, una storiella che sintetizzata suona così: «Ma ti ricordi quando Bochicchio comprò da Giovanni Malagò la sua vecchia barca, un Magnum quarantaquattro piedi con i colori dell’Aniene, blu e con i cuscini gialli? Era una ventina di anni fa. Se non ricordo male si chiamava Joker».
 

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