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Conte in cerca di responsabili. Che però non vogliono farsi trovare da lui

Pietro De Leo
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I passaggi difficili della politica regalano anche qualche aneddoto curioso. Tipo quello avvenuto ieri, in tarda mattinata, quando nei sussurri di corridoio si diffonde una voce. Ossia che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Senato, dov'è intervenuto per riferire sul consiglio europeo straordinario di oggi, a margine avrebbe fatto una battuta ai parlamentari di Forza Italia: «datemi una mano!». Riferendosi ovviamente al difficile passaggio vissuto dal governo con i numeri traballanti. Ovviamente una diceria indimostrabile, e smentita in un giro di telefonate dai possibili interlocutori. Peraltro, figuriamoci se certe dinamiche si possano verificare così, alla luce del sole. Molto meglio farlo via telefono. Per approfondire leggi anche: Il grande bluff dei responsabili E infatti pare – questa non è una boutade - che il premier sempre ieri abbia alzato la cornetta e contattato alcuni senatori azzurri, nel tentativo di condurre in porto quell'«operazione responsabili» di cui si parla da giorni. Stessa cosa si dice abbia fatto anche il ministro Dario Franceschini. Però, al momento, il goal non riesce, nonostante giornali, agenzie e siti brulichino di nomi di possibili aderenti. E così sempre ieri, ora dopo ora, sono arrivate le smentite di quanti, in questi ultimi giorni, erano indiziati di un soccorso a Conte dal centrodestra, che si aggiungono a quelle di altri, già diffuse in precedenza. Smentisce... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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