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Grillini in fuga, Senato in bilico

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Il gruppo M5s passa a 99 membri. E rischia di scendere ancora. I rosso-gialli così hanno 166 voti, solo 5 in più della maggioranza

Dario Martini
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All'inizio della legislatura, dopo il voto del 4 marzo 2018, i senatori del M5s erano 112. Oggi, dopo l'ultima defezione di Luigi Di Marzio, sono 99. Tredici in meno. Di questo passo, se l'esodo dovesse continuare, a rischiare seriamente sarà l'intera maggioranza. I rosso-gialli, infatti, che possono contare su 166 voti a Palazzo Madama, devono stare attenti a non scendere sotto la soglia di 161. Già oggi, però, Di Maio non può fare sogni tranquilli, perché tra i 166 senatori che sostengono il governo 6 di loro sono ex grillini passati al Misto. Bisogna comunque tener conto anche dei voti che possono arrivare in soccorso dai senatori a vita, almeno su tre di loro: Mario Monti, Elena Cattaneo e Liliana Segre. Il problema in casa 5 Stelle ruota attorno alla figura del capo politico. I dissidenti sono sempre più insofferenti. Ormai i documenti con cui chiedono un passo indietro a Di Maio sono messi nero su bianco, senza paura di metterci la faccia in riunioni che un tempo venivano tenute segrete. I cosiddetti malpancisti, nei giorni scorsi sono usciti allo scoperto con il manifesto firmato da Emanuele Dessì, Primo Di Nicola e Mattia Crucioli, ai quali si sono aggiunti Gianni Marilotti, Cataldo Minnino e Giorgio Trizzino. C'è chi dice che sarebbero una ventina i grillini del gruppo di Palazzo Madama pronti a seguirli, anche se forse questo numero deve essere rivisto al ribasso. Alla riunione che si è tenuta mercoledì a Palazzo Valdina a Roma i partecipanti sarebbero stati diciotto. Erano presenti, tra gli altri, i senatori Mauro Coltorti, Giuseppe Auddino e i deputati Luigi Gallo (presidente della commissione Cultura vicino a Roberto Fico), Fabio Berardini, Elisa Siragusa e Jessica Costanzo... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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