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Una manovra piena zeppa di tasse. Dalla plastica al gioco la stangata è servita

Dalle bibite lo Stato in un anno guadagnerà più di mezzo miliardo di euro

Dario Martini
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Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha definito la manovra approvata ieri dal Senato "un piccolo miracolo". Eppure è piena zeppa di tasse: dalla plastica alle bibite, dal tabacco ai giochi. Ma anche affitti, buoni pasto e web. Il governo deve fare cassa e per riuscirci ha tassato un po' di tutto. Dopo numerose modifiche è stato stabilito che la plastic tax si attesterà a 45 centesimi al chilo e partira' da luglio. Si applicherà anche sui monouso in tetrapack ma non sui contenitori di medicinali e sui dispositivi medici. La sugar tax, invece, resta a 10 centesimi al litro ma partirà da ottobre. I produttori di chinotti, spume, aranciate dovranno versare allo Stato 568 milioni di nuove tasse in 27 mesi: 261,8 milioni nel 2021 e 256 milioni nel 2022. A calcolarlo è il direttore di Assobibe, David Dabiankov, che commenta le due "tasse ambientali" inserite manovra, la plastica tax e la sugar tax, e l'impatto che queste avranno sul settore nonostante il ridimensionamento. «Si dice che la sugar tax impatterà solo per 50 milioni sul gettito 2020 dello Stato, in realtà - sottolinea Dabiankov - "introduce anche per il 2021 e per il 2022 oltre 500 milioni di euro in nuove tasse per questi produttori. Quindi, va bene che nel 2020 si è ridotto il gettito sulla sugar ma negli anni dopo non è così...". La revisione della tassazione sui mezzi aziendali, invece, non porterà più incassi. Il governo spera però che incentivi il ricambio del parco auto in senso ecologico. Le uto più ecologiche, infatti, impatteranno sul reddito infatti per il 25% (meno dell'attuale percentuale), le più inquinanti. E' stata confermata anche la tassa sul tabacco, ovvero per chi usa filtri e cartine, che dovrebbe portare 30,6 milioni di euro nelle casse dello Stato. Nuova, ma rivista e corretta, la Robin tax sui concessionari dei trasporti, una addizionale Ires del 3,5%. I concessionari non potranno nemmeno beneficiare del nuovo credito d'imposta 4.0 che sostituisce iper e super-ammortamento. Sui giochi, invece, si abbatterà una vera e propria stangata. Dal primo marzo sale al 20% il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro, comprese le lotterie istantanee come i Gratta e Vinci. Nel caso delle new slot, le Vlt, il prelievo sale al 20% sopra i 200 euro, dal prossimo 15 gennaio. C'è il rischio anche di un rincaro delle accise sui carburanti, ma solo a partire dal 2021, a causa di un miliardo di euro di rincari. Colpiti anche i buoni pasto per i lavoratori che vedranno diminuire l'esenzione per quelli cartacei che passerà da 5,29 a 4 euro. Mentre salirà per quelli elettronici da 7 a 8 euro.  Seicento milioni sono previsti dalla tassa sul web, che però non colpirà i cittadini ma solo i cosiddetti colossi del web.

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