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La Procura militare indaga sulla casa della Trenta

E il Blog delle stelle la massacra: basta coi clientelismi

Davide Di Santo
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 La Procura militare di Roma ha aperto un fascicolo a modello 45, senza indagati né ipotesi di reato, dopo le notizie di stampa sull'appartamento di servizio assegnato a Elisabetta Trenta quando era ministro della Difesa e che l'esponente grillina ha mantenuto anche al termine del suo incarico dopo la riassegnazione dell'alloggio al marito che è un militare. Al momento, spiegano fonti della Procura Militare, si tratta di un'indagine meramente conoscitiva per compiere i dovuti accertamenti sul caso.  L'ex ministra in un'intervista al Corriere, oggi, ha detto che "ormai la casa è stata assegnata a mio marito e in maniera regolare. Per quale motivo dovrebbe lasciarla?" A Di Maio, che ieri ha chiesto alla Trenta di lasciare l'alloggio, "ho spiegato che tutto è stato fatto correttamente".  Spiegazioni che non convincono il Blog delle stelle, organo del Movimento: "Le spiegazioni di Elisabetta Trenta, a proposito dell'assegnazione dell'appartamento al marito, non sono sufficienti. I nostri valori sono incompatibili con l'intenzione di mantenere l'appartamento. Ci sono soldati e militari che hanno davvero bisogno di un alloggio e non è il caso di Elisabetta Trenta e del marito. Questa situazione è inaccettabile anche per il lavoro che i nostri parlamentari e attivisti portano avanti da anni in tema di Difesa". "Luca Frusone, nostro portavoce in commissione Difesa -prosegue M5S- ha presentato proprio in questi giorni una risoluzione che chiede la riorganizzazione degli alloggi militari. Quella degli alloggi militari è una questione di cui ci siamo occupati, perché spesso prevalgono amicizie e clientelismi, a danno dei soldati che, appunto, hanno davvero bisogno. Non sono concessi sconti. Questa è una guerra a una mentalità molto radicata nel nostro Paese. O la trasformiamo noi, o non c'è nessuno che lo farà al posto nostro".

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