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Ora i renziani vogliono tagliare il canone: "Rai faziosa, paghiamo di meno"

Anzaldi raccoglie le firme: "Togliamo 10 euro all'anno finché non finirà la disinformazione"

Davide Di Santo
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"Ho presentato una petizione su Change.org (qui il link) per tagliare il canone Rai. Di fronte al progressivo peggioramento della qualità dell'informazione del servizio pubblico, è giusto che allora i cittadini possano pagare di meno". È quanto scrive su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. "Altro che aumentare i soldi a Viale Mazzini, come vorrebbe qualcuno: nessuno capirebbe a cosa servirebbero, se non a moltiplicare sprechi e tutelare privilegi. La raccolta firme è aperta, è online, l'obiettivo è chiedere ai parlamentari di sostenere una legge che abbassi il canone, come già fatto in passato dal Governo Renzi", scrive Anzaldi. Per il deputato il problema è la qualità del servizio pubblico: "L'attuale gestione dei telegiornali Rai - prosegue Anzaldi - ha portato l'Agcom ad aprire un'istruttoria che potrebbe sanzionare il servizio pubblico addirittura con una multa da 72 milioni di euro. I talk show sono stati smantellati e i pochi che rimangono si distinguono in certi casi per clamorose scorrettezze e cattivo giornalismo, tanto che i telespettatori preferiscono le trasmissioni de La7 e Mediaset come quelle di Enrico Mentana, Lilli Gruber, Corrado Formigli, Giovanni Floris, Andrea Purgatori, Nicola Porro. Allora è giusto che i cittadini paghino di meno". "Oggi si pagano 90 euro all'anno. Nel 2015 erano 113 euro all'anno. Grazie al Governo Renzi, primo nella storia della Rai a ridurre il canone invece di alzarlo, la tassa sulla tv è passata a 100 euro nel 2016 e a 90 euro dal 2017. Andiamo avanti con il taglio: nel 2020 paghiamo 80 euro, nel 2021 paghiamo 70 euro, e così via. Finché la Rai non ristabilirà un'informazione davvero corretta, tagliamo 10 euro all'anno di canone". 

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