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Lega-M5s, prove di pace? Dal rimpasto all'ipotesi Di Maio premier

Il Movimento 5 stelle attacca le "giravolte" della Lega e smentisce possibili nuovi accordi. Ma...

Silvia Sfregola
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Il Movimento 5 stelle attacca le giravolte della Lega e smentisce possibili nuovi accordi con il partito di Salvini che ha presentato la mozione di sfiducia contro il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. A tre giorni dalla seduta dell'Aula ddel Senato per le comunicazioni del premier - che valuterà se salire al Colle prima del voto sulle risoluzioni con cui si dovrà concludere il dibattito sul suo intervento o se attenderne l'esito - restano aperti tutti gli scenari di soluzione della crisi. Ma l'ipotesi di un nuovo abbraccio fra M5s e Lega non sembra all'ordine del giorno. Dopo che Luigi Di Maio, capo politico del Movimento, ha stigmatizzato un eventuale ripensamento del Carroccio con un «ormai la frittata è fatta», oggi il Movimento bolla, senza se e senza ma, come «fake news» le ricostruzioni di stampa che parlano di un possibile accordo con il leader della Lega che poterebbe lo stesso Di Maio a Palazzo Chigi al posto di Conte. E nel Movimento, il mood è proprio questo: con la Lega abbiamo chiuso dopo quello che ha fatto Salvini. «Siamo particolarmente incazzati», spiega una fonte qualificata secondo cui le ipotesi ventilate dai media sono fuori da ogni possibile prospettazione. Altro tema è il possibile confronto con il Pd, sul quale nella base di M5s - ma con tutte le cautele e con alcuni pentastellati schierati per il no - si è aperto un inizio di riflessione. Ma, fissati gli obiettivi - stare vicini a Conte e tagliare il numero dei parlamentari - al momento si sta osservando la situazione e si confida nella saggezza e nella lungimiranza del capo dello Stato, Sergio Mattarella. «In questa estate surreale, in cui la Lega ha fatto cadere il governo in pieno agosto fregandosene del Paese e degli italiani, leggo continue fake news su futuri ruoli, incarichi, strategie. Tutte cose che non ci interessano. Tutte assurdità veicolate ad arte da qualcuno sui giornali per nascondere la verità», scrive su Facebook il capo politico del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio. «A noi interessa una sola cosa arrivati a questo punto: che il 22 agosto - quando è fissata la seduta della Camera - si voti il taglio dei parlamentari. 345 poltrone, stipendi e privilegi in meno sono l'unica cosa che ci interessa in questo momento», assicura rafforzando la presa di posizione del Movimento che ha poco prima ribadito: «Non ci interessano poltrone, non ci interessano giochi di palazzo. Per noi è importante il taglio dei 345 parlamentari per dare un grande segnale di cambiamento. Punto. Abbiamo sempre lavorato per fare il meglio del Paese e soprattutto in questo momento dopo che la Lega ha fatto piombare l'Italia in una crisi senza precedenti». E che non si respiri un'aria di pace fra gli ex alleati del governo gialloverde è quanto sembra emergere da un'altra nota: «Il 20 agosto noi saremo in aula insieme al presidente Giuseppe Conte e vedremo chi avrà il coraggio di sfiduciarlo», sottolinea, infatti, M5s, in un post su Facebook. «Nel frattempo notiamo che la Lega, dopo aver aperto la crisi di governo in pieno agosto, non ha ancora ritirato i propri ministri, così come aveva annunciato lo stesso Matteo Salvini. In pratica si stanno preparando a sfiduciare Conte, quindi il governo di cui fanno parte, rimanendo però attaccati alla poltrona. Illogico e assurdo!», osservano i pentastellati che corredano la notizia con una foto nella quale inquadrano 8 poltrone con la foto degli otto esponenti del partito di via Bellerio che siedono al governo seguita dalla domanda: «Perchè non si dimettono?». «Se ne stanno fregando dei problemi che hanno causato al Paese e di tutti quelli che creeranno ai cittadini come l'aumento dell'Iva. Il loro unico interesse è quello di preservare la poltrona. La Lega a questo punto faccia dimettere i propri ministri e si sbrighi a votare il taglio di 345 poltrone!», iniste il Movimento. E il sottosegretario M5s agli Interni rincara: «Le giravolte della banderuola più famosa d'Italia non vanno mai in vacanza. Coerenza, credibilità, lealtà... cercare altrove». «Clamoroso! Dopo aver bloccato il Paese con i suoi capricci, il leader della Lega, non solo ha presentato la sfiducia, ma dà anche del bugiardo a Giuseppe Conte. Guardate e ascoltate con attenzione questo video. Dimissioni subito...», aggiunge Sibilia sui social rimandando alla conferenza stampa di ieri di Matteo Salvini che, per parte sua, oggi ribadisce che la Lega ha votato e voterà ancora il taglio del numero dei parlamentari, al contrario di quanto ha fatto il Pd. Frattanto, sulle chat M5s - si apprende - comincia ad emergere un altro interrogativo: e se Salvini non votasse la sfiducia a Conte? Si aprirebbe ancora un altro scenario.

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