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Già pronto il trappolone a Salvini

Matteo accelera per le urne. Il guaio però è che tutti gli altri frenano. Asse segreto Pd-FI per fregare il leghista: Conte-bis con la scusa del taglio ai parlamentari

Franco Bechis
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C'è un argomento che sembra propagandistico, ma che è in realtà il centro intorno a cui ruota la crisi politica appena scoppiata: il taglio dei parlamentari. Come si sa, se Matteo Salvini non avesse deciso di rompere, in calendario per il 9 settembre prossimo ci sarebbe stato il voto finale sulla riforma costituzionale che avrebbe tagliato 230 deputati e 115 senatori. Quella riforma però è passata nelle tre votazioni fin qui effettuate a colpi di maggioranza e quindi se anche il voto finale fosse stato dello stesso tipo prima di entrare in vigore avrebbe dovuto aspettare per 90 giorni che qualcuno ne chiedesse il referendum confermativo. Sulla carta bastano le firme di 100 peones, e figurarsi se non si sarebbero trovate in un Parlamento che così si sarebbe allungato la vita. Qualche settimana fa il presidente della Repubblica... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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