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La Camera approva la legittima difesa Fallito il piano dei dissidenti M5S

Legittima difesa

Venticinque grillini assenti ingiustificati

Dario Martini
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Via libera dell'aula della Camera, in seconda lettura, alla legittima difesa con 373 sì, 104 no e due astenuti. Ora il testo passa all'esame del Senato in terza lettura. Oltre alla maggioranza targata M5S-Lega, hanno votato a favore del provvedimento Forza Italia, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia. La fronda grillina, tanto temuta prima del voto, non ha messo in pericolo l'approvazione del provvedimento. Molte le assenze del M5S durante la discussione in Aula. In occasione del primo voto gli assenti grillini sarebbero stati 35. Il numero delle defezioni poi, sottolineano fonti parlamentari, è diminuito nel corso della mattinata alle votazioni successive. Alla fine sono stati 25 i deputati grillini che non hanno partecipato al voto. Da tabulati della votazione, infatti, risultavano 29 deputati pentastellati in missione, 165 che hanno votato a favore del provvedimento e 25 che non hanno partecipato al voto. Tra questi ultimi, alcuni dei cosiddetti "fichiani", come Giuseppe Brescia e Luigi Gallo. Tra gli assenti "non giustificati" anche Doriana Sarli e Sara Cunial Forza Italia ha ironizzato sulle assenze dei 5 Stelle: "Oggi voto finale sulla #legittimadifesa: nessun esponente del governo dei 5 Stelle è presente alla Camera. Non ci mettono la faccia, ci pensa il #centrodestra a farlo!", ha twittato il deputato azzurro Giorgio Mulè.  Poco prima del voto finale sulla legittima difesa, i deputati di Forza Italia hanno esposto alcuni striscioni con la scritta "Finalmente una cosa di centrodestra". Gli autori sono stati richiamati immediatamente all'ordine dal presidente della Camera, Roberto Fico, che dopo aver sollecitato gli assistenti parlamentari a far rimuovere gli striscioni, ha proceduto alla votazione del provvedimento.

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