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Torregiani vede Salvini. E lui promette: "Adesso tocca agli altri"

Da sinistra Alberto Torregiani e Matteo Salvini

Il figlio del gioielliere ucciso nel '79: "Mi sento svuotato"

Silvia Sfregola
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La cattura di Cesare Battisti, l'ex terrorista di estrema sinistra condannato all'ergastolo per quattro omicidi, è stata accolta in Italia con entusiasmo liberatorio. Al centro i ringraziamenti reciproci tra il vicepremier ministro Matteo Salvini e Bolsonaro: «Congratulazioni, conta sempre su di noi», ha twittato il capo di Stato brasiliano. «Grazie di cuore Presidente Bolsonaro!», ha risposto sempre sul social Salvini. «Ci sono altre decine di assassini a piede libero in Europa e nel Mondo. Daremo tutte le energie possibili per riportarli nelle carceri italiane li andremo a prendere uno». Il capo della Lega ha anche incontrato Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi, il gioielliere ucciso dai Pac nel 1979. Nell'attentato del 16 febbraio 1979, l'ex terrorista uccise suo padre Pierluigi e ferì lui. «Le vittime ora possono riposare in pace», ha detto Torregiani, rimasto su una sedia a rotelle dopo quella tragedia.

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