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Bufera sul candidato 5stelle a Corleone. Di Maio annulla il comizio

Pascucci auspica "dialogo coi parenti dei mafiosi". Verso il passo indietro

Davide Di Santo
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È bufera su Maurizio Pascucci, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Corleone, in Sicilia. A scatenarla alcune dichiarazioni e una foto postata da quest'ultimo sui social. Il vicepremier Luigi Di Maio, atteso in serata a Corleone per un comizio di chiusura della campagna elettorale, ha deciso di annullare l'incontro spiegando le motivazioni su Facebook. "Volevo avvisare tutti voi che non andrò a Corleone come inizialmente previsto. Ho aperto il cellulare e tra le news c'era questa notizia data dal nostro candidato sindaco M5S" il quale ha detto che "voleva aprire al dialogo con i parenti dei mafiosi. E questa dichiarazione fa il paio con una foto sua in un bar, con il nipote di Provenzano" dice Di Maio. "Sono sicuro che quella dichiarazione sia stata fatta in buona fede ma quel concetto è pericolosissimo. I voti di quelli non li vogliamo e ci fanno schifo", rimarca Di Maio, che spiega: "Non posso correre il rischio che stasera lo Stato vada lì dopo che c'è stato un appello al dialogo con le famiglie dei mafiosi. Quindi mi dispiace". Il vicepremier aggiunge: "Andremo avanti con la lotta alla criminalità organizzata. Faremo piazza pulita di corrotti e mafiosi molto presto". "Le famiglie che meritano attenzione e vicinanza sono quelle delle vittime di mafia. Quelle che hanno subito un lutto perché qualche mafioso gli ha ammazzato il padre, il figlio, il nipote. Quelle sono le famiglie a cui noi vogliamo bene e a cui vogliamo dare una grande mano", ribadisce Di Maio. Pascucci, sconfessato da Di Maio, valuta il passo indietro. Ma giustifica le sue dichiarazioni: "Se ci sono parenti di mafiosi condannati che prendono le distanze dai propri congiunti non è giusto che siano esclusi per tutta la vita dalla comunità. Se prendono le distanze credo si possa aprire un dialogo, non avendo commesso alcun reato".

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