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Salvini smaschera le toghe pro-immigrati

Magistratura Democratica sponsorizza una campagna delle Ong. La rabbia del ministro dell'Interno: "E poi sarei io a ledere la loro autonomia?"

Luca Rocca
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L'apparente marcia indietro di Matteo Salvini nello scontro con i magistrati, salito di livello negli ultimi giorni, è durata lo spazio di una notte, perché ieri il ministro dell'Interno ha puntato il dito contro «Magistratura democratica». L'accusa? Appoggiare apertamente una campagna a favore dell'immigrazione. In un post su Facebook, infatti, il leader della Lega non l'ha mandata a dire e, dopo aver pubblicato lo screenshot dell'iniziativa «Welcoming Europe-Per un'Europa che accoglie», dove in basso, fra le molte sigle che sostengono la campagna, si nota pure quella della storica corrente di sinistra delle toghe, ha vergato il suo pensiero: «Magistratura Democratica» sposa la campagna pro-immigrazione insieme, tra gli altri, a: Potere al Popolo, Ong, Cgil, Arci, Rifondazione Comunista e coop varie (compresa la «Baobab Experience» dove si erano rifugiati gli sbarcati della Diciotti). Poi quello accusato di ledere l'autonomia dei magistrati sono io...». Come a dire: con l'adesione ad iniziative di questo genere, la posizione «politica» di certe toghe è bella evidente. “Magistratura Democratica” sposa campagna pro-immigrazione con: Potere al Popolo, ONG, Cgil, Arci, Rif. Comunista e coop varie (compresa “Baobab Experience” dove si erano rifugiati gli sbarcati della #Diciotti). Poi quello accusato di ledere l'autonomia dei magistrati sono io... pic.twitter.com/3wQtStCCxJ— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 9 settembre 2018 In particolare «Magistratura democratica» (e con essa pure «Libera», «Amnesty international» ecc) si affianca all'Ice, «Iniziativa dei cittadini europei» promossa, fra gli altri, anche dai... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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