"Lo hanno scarcerato solo per paura"
Parla la moglie: "I magistrati non volevano averlo sulla coscienza Marcello era a rischio infarto e ictus"
Miranda Ratti, moglie di Dell'Utri, non se l'aspettava. Ormai aveva perso le speranze di vedere suo marito far ritorno a casa. Di una cosa, però, è convinta: se i giudici hanno preso questa decisione non è per senso di umanità, ma per la paura di dover con- vivere con il ricordo di aver provocato la morte di Marcello. Suo marito a casa... «Finalmente gli hanno dato i domiciliari per curarsi, finalmente il diritto alla salute ha trionfato. Ma è una vergogna che la salute in carcere non venga tutelata. Era un fatto di diritto, ormai mio marito rischiava la vita. Due giorni fa l'hanno ricoverato per un coronarografia, chiesta dal medico di Rebibbia al San Filippo Neri di Roma, ma lui si è rifiutato dicendo "se devo farla scortato, come è stato nel Campus Bio Medico, preferisco morire. Io voglio essere trattato come una persona normale". E quando il cardiologo ha visto il cd della coronarografia che gli avevano fatto al Campus, è saltato sulla sedia, allarmato, dicendo che bisogna mettere almeno altri tre stent, forse quattro, con un intervento delicato. Marcello, anche secondo il cardiologo del San Filippo, era a rischio infarto e ictus, che potevano arrivare da un momento all'altro». Se l'aspettava questa deci- sione del Tribunale di Sorveglianza dopo tanti no? «Avevo... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI