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Di Maio parte da chi non ha diritti. Incontro con i fattorini bolognesi

Luigi Di Maio e delegazione di rider

Il vicepremier: "Lavoro meno precario e salario minimo"

Dario Martini
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Un incontro "conoscitivo" è stato definito quello di stamattina al ministero del Lavoro tra i rider (i fattorini che fanno consegne a domicilio, ndr) di Bologna che avevano inviato una lettera al ministro Luigi Di Maio e sono stati subito ricevuti. Di Maio, riferiscono i ragazzi, ha ascoltato le loro proposte e ha fatto molte domande: l'obiettivo è di aprire un tavolo di trattativa nazionale con lavoratori, piattaforme di food delivery (consegne di cibo, ndr) "virtuose" e governo. I ragazzi, dopo la firma della Carta dei diritti a Bologna, chiedono che l'esperienza sia allargata a tutto il territorio nazionale. La prossima settimana le parti si ritroveranno. Il rappresentante dei rider, Lorenzo Baldorelli, hanno spiegato che per parlare di "provvedimenti" è presto: "L'obiettivo è aprire un tavolo condiviso, per i punti sul tavolo è presto. Di sicuro il salario minimo garantito". Un altro rider ha confermato che "apriremo un tavolo ufficiale. Noi abbiamo chiesto aperture di un tavolo nazionale perché in questi anni i rider si sono organizzati in modo spontaneo, abbiamo chiesto un allargamento ad altri gruppi di rider per valutare soluzioni tecniche". "Dietro a queste applicazioni (Deliveroo ndr) ci sono ragazzi che girano le città in bicicletta, sono persone che non hanno assicurazione minima e prendono tantissimi rischi", ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro Di Maio su Facebook appena terminato l'incontro.  E ha confermato: "Dobbiamo trovare una soluzione perché chi lavora deve avere diritti minimi è un salario minimo". Il ministro ha ricevuto anche una delegazione del movimento Drappo Bianco, associazione di imprenditori brianzoli. "Oggi è stato aperto un tavolo di lavoro al ministero dello Sviluppo economico per capire cosa fare per aiutare le imprese con interventi a costo zero. in primo luogo con l'obiettivo della sburocratizzazione". Lo ha riferito Davide Migliazzi di Drappo Bianco. "La riunione odierna - ha spiegato - ha origine da uno scambio costruttivo di idee con esponenti del Movimento 5 Stelle della Lombardia di qualche mese fa, a cui era seguito un incontro con Di Maio, il quale si era ripromesso una convocazione al ministero se fosse andato al governo. Il ministro ha quindi chiamato gli imprenditori del Drappo Bianco al ministero per capire le esigenze delle piccole e delle micro imprese sul territorio. Siamo molto soddisfatti di essere qui - ha concluso Migliazzi - e siamo attivi affinché l'incontro abbia presto degli effetti".

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