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Camera assediata mentre arrivano i primi sì al Rosatellum Bis

La manifestazione dei grillini a Montecitorio

Carlantonio Solimene
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Una folla di circa tremila militanti del MoVimento 5 Stelle "assedia" da questa mattina la Camera dei deputati, alle prese con i primi due voti di fiducia sul Rosatellum Bis. La piazza, convocata ieri dal deputato grillino Alessandro Di Battista, ha risposto presente all'appello anche se i numeri sono lontani da quei quarantamila che aveva invocato Dibba per sperare di arrestare l'approvazione della nuova legge elettorale. Domani, stando a quanto riferiscono fonti pentastellate, dovrebbe arrivare in piazza o in tribuna a Montecitorio anche Beppe Grillo. E mentre dal palco gli onorevoli pentastellati accusavano di deriva "fascista" la maggioranza, all'interno di Montecitorio l'iter è andata avanti con le dichiarazioni di voto. Nel pomeriggio la legge ha ottenuto il primo via libera della Camera, con 307 voti favorevoli, 90 contrari e 9 astenuti. In serata l'Aula ha approvato l'articolo 2 su cui il Governo aveva messo la questione di fiducia. I voti favorevoli sono stati 308, i contrari 81, gli astenuti 8. L'Assemblea è riconvocata domani mattina alle 9 per le dichiarazioni di voto sulla fiducia all'articolo 3, con votazione prevista a partire dalle 11. Alle 13 si procederà all'esame degli articoli 4 e 5, su cui non e' stata posta la fiducia, e successivamente alla discussione degli ordini del giorno e alle dichiarazioni di voto finale. Il via libera della Camera è atteso nella serata di domani. L'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è tornato ad esternare la sua contrarietà nei confronti della legge: "Con la fiducia posta in blocco dal governo sulle parti sostanziali del testo prima che si aprisse il confronto sugli emendamenti all'art.1 - si è lamentato - non mi resta che la sola possibilità di intervenire in Senato nel corso del dibattito in Assemblea sulla fiducia. Ed è ciò che intendo fare, anche per mettere in luce l'ambito pesantemente costretto in cui qualsiasi deputato oggi, o senatore domani, può far valere il suo punto di vista e le sue proposte, e contribuire così alla definizione di un provvedimento tra i più significativi e delicati". Alle 17.30 è stata la volta della piazza dei bersaniani, convocati al Pantheon. Il deputato Alfredo D'Attorre ha ribadito la contrarietà degli ex "scissionisti" al provvedimento: "Abbiamo chiamato Imbrogliellum questa legge perché prevede il voto unico e segna il nuovo record di nominati. Con le pluricandidature si arriverà a sfiorare l'80%". Per Massimo D'Alema, a sua volta presente al Pantheon, "per la seconda volta nella stessa legislatura abbiamo una legge inaccettabile, segno di irresponsabilità del gruppo dirigente del Pd che logora la democrazia e apre la strada al populismo". Resta spaccato, invece, il centrodestra, con Lega e Forza Italia che, non potendo votare la fiducia, usciranno dall'aula per abbassare il quorum e agevolare l'approvazione del provvedimento, per poi dire sì nel voto finale. Fratelli d'Italia ha invece annunciato che ricorrerà alla Consulta contro il Rosatellum bis. L'iter alla Camera potrebbe esaursi già domani sera, giovedì, o a massimo venerdì mattina. Poi la palla passerà a Palazzo Madama.

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