Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Referendum costituzionale, il fronte del No in vantaggio Ma occhio agli indecisi

  • a
  • a
  • a

Per Matteo Renzi una buona notizia e una cattiva. La buona è che oggi è l'ultimo giorno in cui giornali e televisioni possono pubblicare sondaggi sull'esito del voto del referendum costituzionale del 4 dicembre. La cattiva è che le ultime rilevazioni sono un vero e proprio colpo al cuore del premier. Perché nonostante tutti i suoi sforzi il fronte del No resta saldamente in testa. E solo uno spostamento massiccio degli indecisi verso il Sì potrà evitare a Renzi una cocente sconfitta. Demos Secondo Ilvo Diamanti, sondaggista di Repubblica, a "due settimane dal referendum costituzionale gli orientamenti di voto sembrano definiti". Nell'ultimo periodo il No non solo è in vantaggio sul Sì ma lo ha addirittura ampliato. Per dare qualche numero i contrari alla riforma Boschi sono il 41% contro il 34% di favorevoli. Il mese scorso il distacco era di soli 4 punti mentre a settembre era il Sì ad avere un +8%. Secondo Diamanti, quindi, in due mesi il No ha guadagnato ben 15 punti. Ovviamente restano ancora molti indecisi, il 25%, e saranno loro a decidere la partita. Ipsos Per Nando Pagnoncelli, che pubblica il suo sondaggio sul Corriere della Sera, i contrari sono al 55% contro il 45% dei pro riforma. Due, però, i dati che, secondo Pagnoncelli non vanno sottovalutati: il 13 % degli elettori è ancora incerto; uno su due ha invece dichiarato che non andrà a votare. Il sondaggista rileva anche, e la cosa non farà piacere a Renzi, che i no sono aumentati soprattutto tra i sostenitori dei partiti di opposizione. Il Sì è sceso dal 40% al 31% tra quelli di FI, dal 21% al 13% tra i leghisti e dal 19% al 15% tra i grillini. Insomma anche se il premier continua a rivolgere loro appelli a votare a favore della riforma, non sembra aver ottenuto il risultato sperato. Piepoli Sulla Stampa anche Nicola Piepoli si allinea con i colleghi. Per lui il distacco tra No e Sì è di 8 punti (54% contro 46%). Anche qui occhi puntati sugli indecisi. Se il 28% di loro dice di sentirsi più vicino al No, il 48% non ha ancora scelto cosa farà. In ogni caso anche Piepoli come gli altri sondaggisti, fotografa un fenomeno che è quello che, con tutta probabilità, farà la differenza: il referendum del 4 dicembre viene vissuto dagli italiani come un referendum su Matteo Renzi.

Dai blog