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Terremoto, Mattarella firma il decreto

Il terremoto di magnitudo 6.5 tra Marche e Umbria

Via libera ai moduli abitativi. Nel provvedimento il voto fuori sede per gli sfollati al referendum, l'arrivo dei container, fondi all'agricoltura e poteri speciali ai sindaci

Silvia Sfregola
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Il voto fuori sede per gli sfollati al referendum del 4 dicembre, il via libera all'installazione dei moduli abitativi e i poteri speciali ai sindaci delle zone del sisma. Queste alcune delle novità contenute nel decreto bis sul terremoto arrivato oggi al Quirinale e firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In settimana si sono susseguiti gli incontri tra governo e istituzioni locali per limare le misure riguardanti gli interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016. Lunedì il presidente dell'Anci Antonio Decaro ha visto il sottosegretario Claudio De Vincenti e ha fatto sapere che i contatti con l'esecutivo continuano e sono proficui. "Abbiamo chiesto di semplificare le procedure di urgenza previste dal codice appalti - ha detto Decaro - è un correttivo che chiediamo di inserire nel secondo decreto. Ho scritto una lettera a Errani con le nostre proposte e sono state in gran parte già accolte, come l'aumento di personale amministrativo nelle zone colpite. C'è la possibilità di assumere 350 persone". Tra le misure che l'Anci richiede di far confluire nel nuovo provvedimento ci sono anche "le spese accessorie per il personale che arriva da altri Comuni". Intanto 500 militari anti-sciacallaggio sono stati inviati nei luoghi colpiti del Centro Italia per garantire che non sia fatto scempio dei beni rimasti nelle case abbandonate. Le squadre di rilevamento danni del Ministero per i Beni Culturali, insieme ai vigili del fuoco, con la collaborazione del personale della protezione civile e dei carabinieri del comando tutela patrimonio culturale, hanno recuperato in questi ultimi giorni 185 opere conservate in chiese situate nelle aree colpite dal terremoto in Umbria. Lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato l'attenzione, questa mattina al teatro Bibiena di Mantova, nei confronti del patrimonio artistico danneggiato dalle scosse. "La ricostruzione dei beni culturali e artistici - ha detto il Capo dello Stato in un passaggio del suo intervento - è necessaria, non meno delle case e delle fabbriche, delle scuole e delle piazze perché sono parte di un'identità personale e collettiva, e sono moltiplicatori di forza sociale". L'appello di Mattarella è volto a impedire di trasformare in "non luoghi" tante parti di territorio italiano, in particolare i piccoli borghi di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio. Non solo. Il Mibact e l'Associazione Italiana Editori hanno firmato un Protocollo d'Intesa per fornire i testi alle scuole secondarie di I e II grado delle zone colpite dal sisma per garantire la fornitura gratuita dei libri scolastici agli alunni delle scuole di Amatrice e dei comuni di Arquata, Accumoli e Acquasanta Terme piegati dal sisma del 24 agosto scorso. Sulla questione terremoto torna anche il M5S nel giorno in cui le commissioni della Camera approvano gli emendamenti alla legge di stabilità che verranno esaminati e votati dalla commissione Bilancio la prossima settimana. I Cinquestelle hanno proposto una modifica alla manovra in cui chiedono che, per tutto il 2017, i parlamentari si dimezzino la propria indennità, devolvendo la differenza a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. "Tra il dire e il fare c'è di mezzo un voto", incita la deputata pentastellata Roberta Lombardi. Intanto a Roma venti famiglie sono state sgomberate nella notte, dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco per verificare lo stato di alcune crepe in un palazzo di cinque piani in via Germano Sommeiller, nella zona di Porta Maggiore. Le crepe si trovano nella tromba di una scala e potrebbero essersi allargate in seguito al sisma.

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