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I manifestanti: «Carica senza senso. La polizia non ha colpa»

Manifestazione degli operai di Terni, Marcianise e Livorno al Ministero del Lavoro

Parla Cristiano Costanzi uno dei quattro feriti

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«Manganellati mentre chiedevamo una scorta per andare davanti al ministero dell'Economia, una carica senza senso». Parla Cristiano Costanzi, 47 anni, segretario Fillea Cgil di Terni e padre di due bambine di 7 e 5 anni, ricucito con 20 punti in testa e in bocca. Costanzi, quanti i feriti tra i manifestanti? «Con i miei occhi ne ho visto quattro che richiedevano interventi sanitari, 3 sono stati ricoverati all'Umberto I, io ho fatto il viaggio in ambulanza con un operaio di 33 anni, dell'Ast, Manuel, era in barella, aveva nausea e vertigini, un'altra ambulanza è arrivata per il compagno della Fiom nazionale Gianni Venturi, aveva il collarino ed era in stato confusionale, è stato calpestato e preso a calci quando era a terra. E ho visto il compagno Rosario Rappa della segreteria nazionale della Fiom sanguinante, aveva un bello spacco dietro la testa, so che è stato colpito lo stesso Landini (leader Fiom, ndr.) ripetutamente colpito ma senza ferite Claudio Cipolla, segretario Fiom di Terni, poi mi ha detto: "ne ho prese tante addosso" ma è molto alto, colpirlo in testa era difficile..» E lei quanti punti? «Una ventina tra nuca e bocca, ma la dottoressa non li ha contati: "sono troppi" ha detto. Volevate occupare Termini? «Macché! Da piazza Indipendenza volevamo andare al ministero dell'Economia dove c'era l'ad Lucia Morselli, che deve tagliare teste per creare disoccupazione in Italia e occupazione in Germania». L'operazione è favorire la Germania? «È una operazione di pirateria tra una nazione che comanda e una che sta con il cappello in mano». Ce l'ha con la polizia? «È stata scandalosa, ma quando vedo la polizia vedo lavoratori in divisa con tutte le difficoltà che vivono, poveri in divisa blu e con un'altra divisa, la mia rabbia è solo contro chi sta portando questo Paese allo scontro sociale nella più assoluta incapacità di governare e sta giocando con la tensione sociale, delegittimando il sindacato, e quando lo sarà davvero allora in piazza scorrerà sangue vero».

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