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Fassina si dimette da viceministro dell'Economia

Stefano Fassina

Oggi Matteo Renzi aveva risposto "Fassina Chi?"a una domanda sul rimpasto di governo più volte sollecitato dal viceministro

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“Chi?”. Con questa battuta Matteo Renzi ha risposto, durante la conferenza stampa alla fine della riunione della segreteria del Pd a Firenze, a una domanda su cosa ne pensasse della richiesta di rimpasto del governo avanzata numerose volte da Stefano Fassina. Incalzato ha continuato: “Fassina? Non sento, non sento”.E il viceministro all'Economia, fino a poco tempo fa responsabile economico del Partito democratico, ne ha tratto le conseguenze. Stefano Fassina ha rassegnato le proprie dimissioni “irrevocabili” al premier Letta. Sabato mattina, in un'intervista al quotidiano Repubblica, aveva chiesto il rimpasto di governo come conseguenza del nuovo corso della realtà politica dopo la vittoria del congresso del Partito democratico da parte di Renzi. Alla luce della battuta del segretario democratico proprio su questa richiesta, Fassina ha dichiarato: “Le parole del segretario Renzi su di me confermano la valutazione politica che ho proposto in questi giorni: la delegazione del Pd al governo va resa coerente con il risultato congressuale. Non c'è nulla di personale. È questione politica. È un dovere lasciare per chi, come me, ha sostenuto un'altra posizione”. Già ad ottobre scorso il vice ministro dell'Economia aveva minacciato le sue dimissioni dal Governo lamentando una mancanza di collegialità sulla legge di stabilità. Le dimissioni di Fassina erano rientrate dopo un incontro chiarificatore con il premier Letta. Ora la situazione, però, fa pensare che non farà marcia indietro. Tra le deleghe attribuite a Fassina c'erano il coordinamento della predisposizione del Documento di economia e finanza (Def) ed i suoi aggiornamenti, la legge di stabilità, la legge di bilancio e le questioni in materia di debito pubblico, di politiche in materia di spesa sociale e previdenziale. Inoltre Fassina si occupava anche dello studio dei profili finanziari degli interventi in materia di ricerca, innovazione, sostegno alle imprese e realizzazione di infrastrutture e delle questioni relative alla Cassa Depositi e Prestiti e allo sviluppo equo e sostenibile. Laureato alla Bocconi, 47 anni, è stato membro da ottobre 2009 ad aprile 2013 nella segreteria nazionale del Pd come responsabile Economia e Lavoro. Dall'aprile del 2006 all'aprile del 2008 è stato consigliere economico del viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco. In precedenza dal 2000 al 2005 è stato economista al Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Il 25 febbraio 2013 è stato eletto alla Camera dei Deputati.

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