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Fini invece si aggrappa al Prof

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GianfrancoFini, leader di Fli, ha ribadito infatti che il suo partito sarà presente alla Camera con una lista autonoma. «Il polo neocentrista guidato dal premier uscente – ha spiegato a "La Stampa" – non è un partito ma, come ha spiegato benissimo Monti, un rassemblement, cioè una coalizione che correrà per vincere le elezioni, di cui Monti stesso sarà il candidato premier». Anche per queste ragioni, ha spiegato ancora, «alla Camera Futuro e Libertà presenterà una sua lista federata con le altre, e candidature autonome». Fini ha rivendicato la sua primogenitura nel nuovo assetto politico che si va profilando: «Senza quanto è accaduto due anni fa, con l'archiviazione del berlusconismo lo scenario di oggi non si sarebbe potuto realizzare. Berlusconi è andato in crisi nel momento stesso in cui mi ha espulso», ha affermato, spiegando che parte da lì il percorso che ha portato «prima al governo Monti e adesso alla sua Agenda per l'Italia». Quanto al leader del Pdl, con l'annuncio di una commissione d'inchiesta sul Governo Monti, Berlusconi, ha sostenuto Fini, «dimostra solo di essere alla disperazione».

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